La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)

La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.

Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.

Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.

30 mag 2010

Una frequente contestazione (Le Petizioni non hanno valore)

La Petizione è un atto di Democrazia Diretta, compiuto da cittadini NON eletti ovvero facenti parte dell'elettorato attivo (coloro che votano i rappresentanti eletti) - Art. 50 Costituzione.

Ovviamente, essendo appunto un atto di Democrazia Diretta, sempre tacciata ed ostacolata dalla Casta parlamentare a partite dall'anno 1970 (v. Legge 352/70) non ci si può attendere che gli eletti, che vogliono mantenere un potere ASSOLUTO sugli elettori, gioiscano o accolgano di buon grado ogni atto di Democrazia Diretta.

La cosa che invece dovrebbe far riflettere... ed anche parecchio... è quando si sente dire dai cittadini titolari di tali atti di Democrazia Diretta: "sono inutili perché tanto non ne tengono conto"... oppure: "non sono vincolanti perchè l'ultima decisione spetta al Parlamento (fatto di cittadini eletti con voto).

Nel primo caso si denota rassegnazione, passività e disinteresse, anche se vero che gli eletti, a livello nazionale/parlamentare, non tengono conto delle Petizioni presentate dal popolo (a livello locale non è vero).

Nel secondo caso mi chiedo: "Perchè è stata prevista nella Costituzione se non avessero voluto (i padri costituenti) attribuirgli alcun valore?", e poi ancora: "Perchè dire che un diritto costituzionale dei cittadini non ha valore solo perchè non gli viene attribuito da chi ha dimostrato solo di pensare a propri interessi ed agli interessi di pochi, abusando della fiducia/voto ricevuto?".

La posizione assunta dagli eletti, in merito alle Petizioni presentate dal popolo, dovrebbe caso mai indurre alla ribellione e non alla rassegnazione... ribellione pacifica e legittima... SIA BEN CHIARO!

DOVEROSA PRECISAZIONE:
Ovvio che le Petizioni vanno redatte e presentate con logica e cognizione di causa e che in una moltitudine di Petizioni presentate ce ne sono forse molte mal redatte ed inopportune... ma ce ne sono anche di bene redatte, veritiere e più che opportune (viste le malefatte della classe politico/rappresentativa nel corso degli anni e delle legislature)...
Quanto meno, a queste ultime, occorre che gli eletti diano risposte... possibilmente esaustive... ignorarle del tutto è offensivo nei confronti del popolo sovrano e nei confronti di chi ha speso tempo e risorse per redigerle e presentarle alla raccolta delle firme.

28 maggio 2010 - CCDD - Comitato Cittadino Democrazia Diretta

9 mag 2010

Un'arma del potere: L'indebitamento, ovvero portare i cittadini a fare debiti

Grandissima parte dei componenti il popolo sanno di avere le mani legate dinnanzi al "Sistema", sia esso politico o lobbistico... ma forse non si rendono profondamente conto che se le legano spontaneamente con le scelte che fanno.

Un modo usato dai poteri costituiti da minoranze di persone, per tenere a freno i malcontenti, le proteste e le ribellioni di masse popolari (quindi maggioranze), consiste nel far leva su quelle che sono le naturali tendenze e i desideri degli esseri umani.

Provate a lasciare dei pezzetti di formaggio in una zona frequentata da topi e vedete quanto tempo i pezzetti di formaggio resteranno lì.

Non si può pretendere che chi è goloso e si nutre di una determinata cosa... la lasci stare se se la trova a portata di mano.

Il sistema attraverso le televisioni, radio, riviste, quotidiani, locandine e volantini con pubblicità, eventi di intrattenimento ed ogni altra cosa che possa raggiungere le persone in ogni luogo, solletica i desideri delle persone di ogni estrazione sociale e cultura, presentando comodità ed attrattive tecnologiche di ogni sorta... che spesso non sono necessarie alla vita ma soltanto superflue.

Ancor più si rifanno su quelle che sono le comuni ed indispensabili necessità di chiunque, ricchi e poveri, come l'acqua, la luce, il gas, l'automobile (per molti indispensabile per recarsi al lavoro o nei centri commerciali per fare spesa).

Dopo avere bombardato la mente ed i sensi naturali degli individui fanno in maniera che chiunque, anche chi non ha possibilità economiche sufficienti, possa coronare i propri desideri... togliersi come si suol dire, lo/gli sfizio/i.

Come?

Dandoli in pasto alle banche :-)

Chi ha la mia età (ormai 50 :-) ricorderà sicuramente che un tempo era molto più difficile avere credito dalle banche, o indebitarsi. Se non avevi garanzie, capitali, avallanti che garantivano il pagamento del debito al tuo posto... non ti davano nulla... o poco e niente.

Ora che la vita è più cara ed il potere d'acquisto dei salari è conseguentemente minore, basta uno stipendio fisso anche basso, per ottenere un finanziamento che ti permette di acquistare un'automobile... E chi non vorrebbe un'automobile? Nuova... brillante, sportiva, elegante, possibilmente una "Monovolume"!!

Così facendo, indebitandosi per acquistare una volta la casa, una volta l'auto, una volta i mobili in radica, una volta la Tv digitale, etc. etc. ci si prepara con le braghe calate quando il sistema economico va in crisi ed occorre aumentare le tasse, le aziende sfruttano i lavoratori, le banche giocano con ìl calo ed il rialzo degli interessi passivi ed attivi a loro discrezione e piacimento, le società di servizi aumentano i prezzi delle materie e dei servizi di prima necessità, etc.... e tutto si traduce in un piagnisteo continuo, esaurimenti nervosi, depressione, violenza familiare e guerra tra poveri (dove il più piccolo si rivale su chi lo è ancora di più).

Furbi vero?

La gente per non perdere quello che bramava ed ha acquistato, attraverso il pignoramento dei beni, è costretta a subire compromessi, vessazioni, abusi, sfruttamento, etc. etc. sapendo anche di non poter contare nella Giustizia perchè non vi è difesa contro truffatori incalliti che si presentano sotto svariate forme e vesti, poichè la giustizia in Italia la possono sperare soltanto chi sborsa fior fior di quattrini ad intere equipes di avvocati e se non si scontra con potenti lobbies.

Una ragione in più per divenire una massa popolare unita per costringere le minoranze di potere ad aggiustare le magagne perpetrate nei secoli... e rivendicare il diritto ad una vita dignitosa come previsto dalla nostra Costituzione (art. 36).

Bruno Aprile - 8 maggio 2010 - CCDD - Comitato Cittadino Democrazia Diretta
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8 mag 2010

Le Petizioni non servono a nulla perchè vengono ignorate! Le manifestazioni di protesta servono a qualcosa? Sono ascoltate?

Una manifestazione di piazza è una libera espressione del pensiero e/o del dissendo, come è diritto di ogni singolo cittadino o gruppi di cittadini (art. 21 della Costituzione italiana)...

Ma la manifestazione di un dissendo o la libertà di espressione non sono per nulla vincolanti per i rappresentanti eletti, che decidono ancora ogni cosa (purtroppo).

La ritengo un'azione cittadina debole, indipendentemente dal numero dei partecipanti o dei manifestanti che la colorano e lo dimostra lo scenario cui siamo giunti dopo 64 anni di Costituzione italiana in cui si sono viste manifestazioni di ogni sorta, su ogni tema e con la partecipazione di milioni di cittadini.

Una manifestazione di piazza di protesta vorrebbe caso mai sensibilizzare la coscienza dei rappresentanti eletti che legiferano e che governano, coscienza che dopo 64 anni di Costituzione italiana hanno ampiamente dimostrato di ignorare, quindi è inutile continuare a sensibilizzare qualcosa che gli eletti non hanno o rinnegano deliberatamente.

La Manifestazione di piazza a sostegno di una "Petizione" ben redatta e con chiari motivi per cui la si presenta, su cui raccogliere firme di cittadini sostenitori, credo che abbia un vincolo maggiore per gli eletti poichè la Costituzione italiana, all'art. 50, prevede che i cittadini possano esporre ai rappresentanti eletti comuni necessità o richieste.

Se la Costituzione prevede tutto ciò credo che debba esserci un motivo... ovvero che quando i cittadini si esprimono, i rappresentanti eletti devono soddisfare quanto richiesto e motivato per ISCRITTO dai cittadini SOVRANI (art. 1 Cost.)... o quanto meno dare risposte esaustive in caso di diniego, ma non ignorare completamente tali motivate richieste.

I rappresentanti eletti tengono poco conto anche delle Petizioni, a quanto ci è parso di capire, ma a mio avviso ne tengono poco conto per la mancata insistenza e pressione del popolo a sostegno delle petizioni presentate.

Al di là di ogni disquisizione, comunque, bisogna ragionare attentamente sul fatto che se tengono poco conto delle Petizioni, che sono strumento di Democrazia Diretta previsto dalla Costituzione italiana... figuriamoci quanto possano tenere in considerazione le proteste di piazza basate sul solo dissenso.

Credo sia giunta l'ora di assumere una chiara posizione in assoluta controtendenza su tutto ciò che ci è stato insegnato e propinato dai politici e dai partiti finora... perchè quanto da loro perpetrato nei secoli dei secoli aveva ed ha tuttora degli obiettivi ben chiari!:

1) Farsi propaganda politico/elettorale per illudere e raggirare il popolo (dividi et impera)
2) Regnare sul popolo anzichè rappresentarlo... ovvero detenere un potere assoluto su esso.

Quindi:

1) Basta manifestazioni organizzate dai partiti a sostegno di qualcosa che non è ben chiaro ai cittadini e DIAMO il via a manifestazioni organizzate dai cittadini e senza interferenze di partiti e politici i quali da apparenti sostenitori devono diventare spettatori e ambasciatori del popolo nelle opportune sedi istituzionali.

2) Basta manifestazioni di solo dissendo e DIAMO il via a manifestazioni a sostegno di Petizioni (art. 50 Cost.), Proposte di legge di iniziativa popolare (art. 71 Cost.) e Referendum abrogativi di leggi ad personam o illegittime (art. 75 Cost.).

3) Basta a Referendum propogandistici proposti dai partiti attraverso la raccolta delle 500.000 firme (molto dispendiose e realizzate con denaro pubblico) e DIAMO il via a Referendum abrogativi proposti da cittadini attraverso i 5 Consigli Regionali.

O il popolo comincia a rendersi indipendente dai cosidetti partiti e si organizza dal basso, partendo dai piccoli comuni, o continueremo ad illuderci ed a concedersi poche ore di libero sfogo sventolando bandiere e gridando il nostro disappunto, per poi tornare il giorno successivo alla solita routine che ci vede, da 64 anni, dei sudditi muli.

Bruno Aprile - 8 maggio 2010 - CCDD - Comitato Cittadino Democrazia Diretta
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3 mag 2010

Chi ha paura della Democrazia Diretta? I Politici e chi non vuole assumersi responsabilità.

Ho fatto una scelta di cui sono fermamente convinto, e forse non tutti i miei compagni di viaggio la pensano allo stesso modo.

Uso un esempio illustrativo che ho usato altre volte per rendere chiaro il concetto (il MIO concetto):

Per fare un Edificio (Democrazia) occorrono Ingegneri (Rappresentanti eletti) e Muratori (rappresentati Elettori).
Con il potenziamento della Democrazia Diretta (DD) non si vuole prevaricare sulla Democrazia Rappresentativa (DR) perchè la Costituzione italiana rimarrà sempre la guida e la Legge Fondamentale.

Potrà essere modificata ma sempre con gli stessi Organi purché controllati anch'essi dai cittadini sovrani e non occorre modificare i poteri di tali Organi, perché quelli che hanno tuttora, a mio avviso sono chiari e sufficienti.

Attualmente c'è qualcosa che stona nel funzionamento di TUTTI gli Organi di Stato ma secondo me è sempre dovuto alla mancanza di controllo da parte dei cittadini.

Gli Organi attuali resteranno tali (almeno per quello che è il mio concetto di DR+DD), quindi ogni proposta deve essere valutata da esperti, ma deve esserci il potere di controllo dei muratori (cittadini) sugli ingegneri (rappresentanti eletti).

Se vogliamo mantenere lo stesso paragone, sebbene non in campo edile ma elettrico (il mio campo) i progetti studiati e redatti dagli ingegneri sono sempre stati modificati su suggerimenti degli esecutori delle opere in loco e questo per il semplice fatto che i progetti non si possono fare sempre a tavolino poiché a tavolino non si possono conoscere e prevedere alcuni problemi che si presentano in loco... che normalmente si presentano sempre.

Solo chi ha esperienza in esecuzione di lavori da realizzare in loco può conoscere meglio tali problematiche, piuttosto di chi lavora su una scrivania, su un tecnigrafo o su un computer e le migliori opere sono quelle realizzate con una stretta collaborazione fra ingegneri (progettisti) ed esecutori (operai).

Professionisti umili hanno concesso agli esecutori di suggerire modifiche e soluzioni alternative o migliorative ed hanno entambe le categorie eseguito i lavori con ottimi risultati.

I tronfi di se hanno invece contribuito a distruggere aziende che nessuno avrebbe mai pensato finissero nelle condizioni che conosciamo bene tutti quanti.

Gli eletti, tornando in campo politico, sono spesso persone tronfie di sé che lo diventano ancor più una volta al potere (è la natura umana) e stando alla storia in oltre 60 anni di Costituzione, con l'alternarsi di partiti, maggioranze e personaggi politici di tutti i tipi, ci sono molte più probabilità che una volta sulla poltrona cambino direzione anche i più onesti (nuovi movimenti e/o liste civiche).

Per conto mio quindi, preferisco la cautela e starmene fuori da ciò che potrebbe diventare un laccio anche per me, e se sono fiori, come sempre sostenuto, fioriranno... si può sempre collaborare pur stando fuori con chi sta dentro al sistema rappresentativo a qualsiasi livello (comunale, provinciale, regionale e parlamentare).

La fiducia la si conquista sempre più difficilmente con la politica e con l'entrata in politica ed una prova tangibile è il numero di astensionisti che aumenta ad ogni elezione (per fortuna)... dipende quindi da chi si presenta alle elezioni imprimere la fiducia persa a moltissimi ex- elettori ed attuali elettori... non pretendere sempre e solo dagli elettori la fiducia sulla base di chiacchiere e promesse, programmi e comportamenti che si sono già visti in altre occasioni e da altri predecessori.

Chi si presenta a favore della Sovranità popolare quindi (art. 1 Cost.) non deve limitare gli strumenti di DD come già fatto dal Parlamento fin dal lontano 1970 (Legge n. 352/70). Poiché se i sostenitori che si presentano alle elezioni con nuova faccia e nuovi programmi, dicono di battersi per introdurre strumenti di Democrazia Diretta come quelli vigenti nella vicina Svizzera… ma poi ne limitano l’uso come fatto dai partiti attuali… non cambierà assolutamente nulla... perchè saranno sempre gli eletti a DECIDERE.

I cittadini devono poter decidere quando usarli e se li dovessere usare male, c’è sempre un Organo di controllo che dichiarerebbe l’inammissibilità delle proposte fatte o dei Referendum richiesti (Corte di Cassazione e Corte Costituzionale).

Bruno Aprile - 3 maggio 2010 - CCDD - Comitato Cittadino Democrazia Diretta
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