La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)

La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.

Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.

Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.

24 apr 2011

Democrazia Diretta - Utopia ?


Chi ci marcia di brutto e senza scrupoli con i sistemi di governo puramente rappresentativi, per intenderci... chi mangia a sbafo con la politica da decenni ha tutto l'interesse che non si cambi nulla, e ricorre alle solite cose che ripete da decenni non appena si trova di fronte a chi sostiene sistemi di governo alternativi.

L'obiezione più sciocca che sento spesso quando si parla di Democrazia Diretta è che è un Utopia.

L'utopia è definita come "idea irrealizzabile" o "progetto inattuabile" e chi afferma ciò non può che appartenere a due categorie di persone:
1) Chi ha interesse che nulla cambi perché ci mangia di brutto (chi ricopre cariche rappresentative e vuol comandare sugli altri o chi ha parenti e/o amici particolari in politica);
2) Chi è ignorante e non sa nè cosa prevede la nostra Costituzione e né cosa accade in altri Stati attorno al nostro ed ha interesse a mantenere tale ignoranza perché così lascia tutto in mano ad altri ("ai rappresentanti eletti")

 lavandosene le mani .
L'Italia si distingue largamente da ogni altro Stato DEL MONDO per ciò che riguarda i privilegi della classe politico/rappresentativa e questo fa ben pensare al motivo per cui ad alcuni le cose stanno benissimo come sono:

1) Il sistema elettorale in Italia, come deciso dai rappresentanti eletti, NON HA MAI permesso agli elettori di scegliere nemmeno i suoi rappresentanti (cfr. artt. 56 e 58 Cost.).
I cittadini hanno sempre dovuto scegliere le persone che i partiti proponevano a loro e senza sapere nulla, o quasi, di tali candidati IMPOSTI dai partiti, che null'altro sono che dei gruppi di persone senza alcuna regola democratica interna (cfr. art. 49 Cost.)... il risultato di un tale sistema elettorale e di una tale struttura dei partiti politici è che abbiamo una ottantina di parlamentari fra cui alcuni condannati in via definitiva, alcuni condannati in primo e secondo grado, alcuni indagati ed altri graziati da prescrizioni brevi, immunità parlamentare, etc.

2) La Costituzione da diritto ai cittadini di chiedere leggi ed esporre comuni necessità attraverso delle Petizioni che non sono MAI state nemmeno valutate dagli eletti - infatti non esiste ancora una legge attuativa per le Petizioni (art. 50 Cost.)

3) La Costituzione da' diritto ai cittadini di PROPORRE disegni di legge ai rappresentanti eletti (art. 71 comma 2) che non vengono MAI discussi o vengono discussi quando vogliono gli eletti e poi cassati senza chiamare in causa i proponenti o esporre le ragioni della decisione presa.

4) La Costituzione da diritto/potere ai cittadini di abrogare le leggi ordinarie fatte dagli eletti anche se del referendum abrogativo se ne sono impossessati gli eletti stessi (art. 75 Cost.)

5) La Costituzione da diritto/potere ai cittadini di confermare le leggi che integrano o modificano la Costituzione (art. 138 Cost.) anche se in maniera limitata da una larga maggioranza parlamentare (2/3 dei membri dei voti delle due camere possono evitare il referendum popolare confermativo).

Di fronte a questi punti chi viene a parlare di Utopia personalmente mi fa ridere :-) e spero che trovi altre obiezioni per non cadere nella più totale banalità e nel frattempo lo indirizzo all'art. 8 del Dlgs 267/00 affinché se lo legga bene e spieghi poi agli italiani cosa ha compreso da esso.

Se la Democrazia Diretta deve essere venduta come un'Utopia perché è volutamente ostacolata e negata da una banda di furbi è un conto... dipende sempre da circa 60.000.000 di persone credere o meno a certe affermazioni di comodo.
L'importante è sapere che strumenti di Democrazia Diretta RICONOSCIUTI e RISPETTATI nel mondo dagli eletti esistono in Svizzera, in Baviera, in 27 degli Stati Uniti, in Venezuela, in Brasile, in Bolivia, in Spagna, in Francia, nei paesi scandinavi (trasparenza amministrativa) ed altri che non ricordo a memoria.
Uno sguardo al sistema svizzero lo potete trovare qui:

24 aprile 2011
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

23 apr 2011

sta nascendo il libro “Vivere meglio con Più Democrazia” una guida sulla democrazia diretta

di Paolo Michelotto
oggi un gruppo di organizzatori della “Settimana della Democrazia Diretta” che si terrà dal 23 maggio al 2 giugno 2011 in varie località italiane, si è incontrato a Verona tutta la giornat in una saletta per discutere dal vivo su una guida sulla Democrazia Diretta, pensato per l’occasione.
verona
Il titolo sarà:
Vivere meglio con più democrazia - Guida sulla democrazia diretta per i cittadini consapevoli
Gli autori sono Thomas Benedikter, Roberto Brambilla, Dario Rinco, Bruno Aprile, Pino Strano e Paolo Michelotto.
Le bozze dei vari capitoli sono già pronte, verranno corrette e impaginate in questi giorni. Appena pronto, il libro sarà disponibile gratuitamente online e acquistabile durante tutti gli eventi organizzati.

21 apr 2011

Ceroni (Pdl) propone modifica art.1 Costituzione - Marche - ANSA.it

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/marche/2011/04/20/visualizza_new.html_899519755.html


I parlamentari temono forse più del solito la Democrazia Diretta e questa è la prova più lampante:
Prima la ostacolavano e la tacciavano perché nessuno ne parlava come se ne sta parlando ora per mezzo di tanti gruppi, associazioni, comitati.
Adesso vogliono farla sparire perché sanno che molti cittadini conoscono alcuni diritti Costituzionali di Democrazia Diretta.


Stiamo attenti perché una legge costituzionale deve essere deliberata due volte dalle Camere con intervallo di 3 mesi dalla prima alla seconda votazione.
In questo intervallo di tempo 500.000 cittadini elettori o 5 consigli regionali possono proporre referendum confermativo che può esere evitato soltanto se il disegno di legge costituzionale viene votato favorevolmente dai 2/3 dei membri di ENTRAMBE le Camere.


Il proponente di tale ddlc ha avuto il coraggio di citare il sistema elettorale sapendo che razza di sistema elettorale è in vigore da 5 anni, attraverso il quale sono solo i partiti ad essere scelti dagli elettori e non i deputati e i senatori (cfr. artt. 56 e 58 Cost.).


L'attuale maggioranza parlamentare non ha assolutamente i 2/3 dei membri di entrambe le Camere e se si dovesse evitare il referendum confermativo di cui all'art. 138 Cost. l'inciucio fra maggioranza ed opposizione sarebbe evidente.


In tal caso l'astensionismo alle prossime politiche è d'obbligo... almeno per quei cittadini che vogliono essere sovrani (anche se gli è sempre stato negato pur avendone il diritto e le basi costituzionali che si vogliono ora demolire).

Bruno Aprile - Locate varesino (CO) - tel. 3472954867

17 apr 2011

Destra, Sinistra - Maggioranza, Opposizione - Chiacchiere e distintivo (da 30 mila euro al mese cadauno sia a dx che a sx)

Questa propaganda sinistroide che schiamazza fino allo stress più totale ovunque (giornali, televisioni, radio e Facebook :-) sembra non cessare.
Una banda di masochisti in parlamento che si sputano addosso e si picchiano davanti alla telecamere oltre a dare un pessimo esempio tanto agli italiani che direbbero di rappresentare quanto agli spettatori oltre le frontiere, non vogliono fare ciò che è LORO COMPITO FARE.

Come sempre cercano consensi popolari per le prossime elezioni... per salire al potere ma senza cambiare nulla (abbiamo già verificato tre volte in passato), per strappare voti e nulla più.

Vogliono che questo Governo vada a casa? Vogliono che questo Presidente del Consiglio vada a casa? E' semplicissimo:

Art. 94 Cost:- "Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.- Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale.- Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia.- Il voto contrario di una o d'entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni.La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione."

Se la matematica non è diventata un opinione la scorsa notte, 630 (numero dei membri della Camera dei Deputati) / 10x1 (un decimo di 630) da' come risultato 63 (deputati che firmano la mozione di sfiducia).

  1. La coalizione, o polo, all' opposizione ha 209 deputati solo nel PD. C'è da scegliere a chi fare firmare la mozione.

Il popolo per togliere di mezzo un personaggio politico scomodo potrebbe ricorrere soltanto al Referendum Revocativo (o Revocatorio), che in Italia non esiste... e sembra che per mezzo dei governanti ed anche dei governati non esisterà mai.
    Ergo: Occorre che questo popolo di lamentosi, che sembrano trovare solo sfogo attraverso lo svantolar bandiere (ma solo quando hanno alle spalle qualche politico o partito - quindi l'insegnante di sostegno) e attraverso un Computer e la rete internet, trovi invece una soluzione più incisiva, laddove questa non giunge dalle "opposizioni" perché altimenti, con tutte le migliori intenzioni di alcuni, si morirà nell'ignoranza come dei poveri fessi.

    15 aprile 2011
    Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

    4 apr 2011

    Petizioni, Iniziative di legge popolari, Referendum abrogativi e confermativi

    LEGGI TUTTO
    Penso che moltissimi cittadini sappiano cosa sia la Casta, come svolga le sue attività e stabilisca le priorità, quindi non mi dilungo troppo nel descrivere cose che sappiamo già in molti.

    Gradirei invece cercare di capire quali sono gli ostacoli che non permettono ai cittadini di vedere dei risultati alle richieste presentate sotto forma di "Petizioni" "Iniziative di legge" "Referendum abrogativi" per trovare le opportune soluzioni.

    Come spero tutti sappiano la Costituzione italiana stabilisce dei principi che devono però essere, nel tempo, regolamentati con Legge, e nei 63 anni trascorsi tutto ciò che riguarda l'iniziativa popolare è stato così regolamentato (dalla Casta):
    1. Petizione popolare (art. 50 Cost.) = Non esiste ancora la sua legge attuativa che stabilisca: 1) Come deve essere formulata 2) Da chi/quanti cittadini può essere presentata ed a chi in particolare 3) Quante sottoscrizioni di cittadini sostenitori necessitano per essere accolta 4) Per farla breve manca una legge che ne stabilisca vincoli e modalità di utilizzo (uno strumento costituzionale che non dia alcun vincolo agli eletti non ha alcun senso).
    2. Iniziativa di legge popolare (art. 71 Cost comma 3) = La legge attuativa è la n. 352 del 25 maggio 1970. Essa stabilisce soltanto a chi presentare il disegno di legge popolare (presidente di una delle due camere) e l'autenticazione delle 50.000 firme dei cittadini sostenitori. Non stabilisce alcun limite di tempo entro il quale il ddl popolare deve essere discusso e relazionato ai proponenti e, quindi, nessun vincolo. Il Parlamento ha invece stabilito, attraverso i Regolementi interni delle Camere, che i ddl di iniziativa parlamentare hanno la precedenza su quelli di inizativa popolare (quindi possiamo comprendere perché questi ultimi slittano nel tempo senza essere discussi)... è sufficiente che i parlamenteri presentino dei ddl inutili per sovraccaricarsi volutamente di lavoro e fare slittare a MAI le discussioni sui ddl popolari.
    3. Referendum abrogativo (art. 75 Cost.) e confermativo (art. 138 Cost.) = La legge attuativa è la medesima (352/70) e stabilisce che i propenenti il quesito referendario siano non meno di 10 cittadini elettori e che le firme dei 500.000 cittadini elettori sostenitori devono essere autenticate e presentate entro tre mesi dalla data del timbro apposto sul primo modulo recante le firme raccolte. Così facendo lo strumento di DD del referendum abrogativo è stato trasformato in strumento plebiscitario poiché se ne sono impadroniti i partiti - solo loro hanno infatti finora proposto quali referendum fare e quali tacere e solo tramite qualche partito è facile raggiungere l'obiettivo come definito dalla legge 352/70, poiché il partito ha il potere mediatico ed economico per fare la dovuta informazione ed organizzare raccolte firme contemporanee per rimanere dentro i limiti di tempo stabiliti (ovviamente coi nostri soldi - finanziamento pubblico ai partiti e rimborsi spese elettorali - con il recupero degli stessi poiché è previsto un rimborso se le firme raccolte sono valide e si va alle urne).
    Cito un esempio: se 10 cittadini elettori volessero proporre quesito referendario per abrogare degli articoli di legge relativi ai privilegi dei parlamentari e il quesito fosse accolto dalla Cassazione e pubblicato sulla G.U.... quale partito si offrirebbe per sostenere i proponenti? Ve lo anticipo io perché questo quesito referendario è già stato proposto e pubblicato sulla G.U. n. 228 del 28 settembre 1999, poiché legittimo e ritenuto ammissibile, e non c'è stato NESSUN partito, ovviamente, che ha sostenuto l'iniziativa :-) Lo dico con certezza perché personalmente ho fatto parte, anche se non in quel periodo, del gruppo proponente il quesito referedario sull'abolizione di quei privilegi parlamentari. C'è anche da sottolineare che nella legge attuativa del referendum (sempre la Legge 352/70) manca un punto importante che impedisca o stabilisca delle regole particolari nel caso in cui il Parlamento intenda reintrodurre le leggi abrogate dal popolo attraverso il referendum. E' inammissibile che al popolo occorra una vita ed un sacco di tribolazioni per abrogare una sola legge, mentre ai suoi rappresentanti bastino alcuni giorni (se vogliono) per reintrodurre la legge abrogata dal popolo con referendum.
    Tutto questo per quanto riguarda gli strumenti di DD che a livello costituzionale avremmo (al di la della loro tipologia).

    Se vogliamo approfondire su altri principi costituzionali violati da leggi ambigue e che interessano altri aspetti della Democrazia (quella rappresentativa):
    1. La Legge 30 aprile 1999, n. 120 ha violato indiscutibilmente l'art. 51 della Costituzione poiché non tutti i cittadini riuniti in partiti, movimenti o liste possono concorrere a determinare la politica del paese in condizioni di UGUAGLIANZA poiché la legge in questione ha lasciato la DISCREZIONALITA' a consiglieri comunali e provinciali nel rendersi disponibili o meno ad autenticare le firme dei cittadini sostenitori di un nuovo partito, movimento o lista civica... avvantaggiando indubbiamente i partiti che hanno già nei rispettivi Consigli (comunali e provinciali) dei loro membri, ovvero i grandi e già esistenti.

    1. La Legge 21 dicembre 2005, n. 270 (cosiddetta "Porcellum") è illegittima poiché impedisce ai cittadini la scelta/elezione DIRETTA dei parlamentari che, come ben molti sanno, vengono scelti indirettamente, ovvero attraverso non si sa chi esattamente all'interno dei partiti (per comodità diciamo che sono scelti dai partiti).
    A conclusione credo che non ci sia da meravigliarsi se le petizioni e le iniziative di legge popolari non sono prese in considerazione dagli eletti.

    Ben vengano, a questo punto, manifestazioni popolari di massa per spingere le iniziative popolari presentate ma soprattutto per informare la gente di queste cose che sicuramente non conosce, si avrebbe il duplice scopo di spingere un'iniziativa popolare ed informare la cittadinanza ignara per le future scelte politiche e/o prese di posizione, nonché il mettere in imbarazzo un pochino la classe politica italiana che si vede pubblicamente smascherata da coloro che diranno come stanno le cose anche nelle piazze.

    Lo stesso discorso vale per il DDLC n. 1428, presentato dal senatore Oskar Peterlini e controfirmato da altri sette parlamentari, che forse non sarà mai discusso anche perché Peterlini non si ricandiderà più in Parlamento. Questo interessantissimo disegno di legge potenzierebbe la Democrazia Diretta dotando il popolo di strumenti migliori come esistono in Svizzera da ancor prima del 1900. 

    Mettiamo in conto, infine, che una volta introdotte le modifiche costituzionali di cui al citato ddlc (se introdotte) queste dovranno poi essere attuate con legge... e se il modus operandi è sempre quello adottato dal nostro Parlamento (v. legge 352/70) possiamo dire di non avere ottenuto molto.

    Solo una pressante richiesta e spinta popolare può avvicinarci al traguardo Demorazia... senza queste la Democrazia (vera) sarà per sempre pura illusione benché ritenuta la miglior forma di governo da esperti in tutto il mondo perché riduce al minimo il conflitto di interessi connesso alla politica e riduce le pressioni di lobbies e mafie varie su uomini di potere facilmente presi di mira. Quando è il popolo a decidere non esistono uomini di potere che possono approfittare di tale potere e saranno sempre meno quelli esposti a ricatti, intimidazioni, corruzione e minacce perchè non avranno più un potere assoluto.

    La sovranità popolare si potrà avere soltanto atraverso la Democrazia Diretta.

    Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

    Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

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