La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)

La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.

Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.

Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.

30 mag 2011

Referendum abrogativi nazionali - Quorum



Ai Referendum abrogativi nazionali (art. 75 Cost.) se non si raggiunge il Quorum (numero minimo dei votanti che rende legalmente valida la votazione), ovvero il 50%+1 degli aventi diritto al voto il Referendum NON è valido.



  • La legge, o parte di essa, che si voleva abrogare RIMANE.
  • Il Referendum invalidato per mancato raggiungimento del Quorum si rivela quindi un inutile e notevole dispendio di denaro pubblico e non si conosce nemmeno una decisione realmente democratica.


Ma perché non si raggunge il Quorum? Le motivazioni principali sono tre:
  1. Chi governa invita gli elettori all'astensione
  2. Manca, o è assente, un'adeguata informazione
  3. I Referendum sono spesso fissati nei periodi vacanzieri

Dal 1995 gli ultimi 24 referendum sono stati invalidati per mancato raggiungimento del Quorum e dal 1995 ha governato l'Italia anche la sinistra (XIIIsima e XVsima legislatura).
Quando ha governato la sinistra la data dei Referendum è stata fissata al 15 giugno 1997 (7 quesiti). 

CONCLUSIONI:

Quando si tratta di voto elettivo... TUTTE le coalizioni evidenziano agli elettori che il voto è un diritto/dovere.... agevolano tale diritto con campagne, propagande e pubblicità divulgate con ogni mezzo (denaro pubblico) e ribadiscono che è un dovere.

Quando si tratta di voto referendario.... TUTTE le coalizioni tacciono agli eletteri che il voto è un diritto/dovere....
ostacolano tale diritto con invito all'astensione e con una scarsa informazione e non lo ritengono un dovere.

30 maggio 2011
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta - https://www.facebook.com/DemocraziaDirettahttp://comitatocittadinodemocraziadiretta.blogspot.com/ - http://www.brunoaprile.blogspot.com/http://brunoaprile.ucoz.com/

E' un'indecenza - Una sinistra che fa solo propagande politiche - Referendum sul legittimo impedimento

Propagande per lotte di potere e NULLA PIU'... è un'indecenza e una vergogna.

Nella bacheca di un evento riguardante i Referendum del 12 e 13 giugno 2011, evento a cui sono stato nominato amministratore dal creatore di tale evento, ho notato un commento interessante di una utente Facebook da cui estrapolo la parte interessata che riporto testualmente:

"...non votero' tutti si alla cieca...ad esempio per il legittimo impedimento il voto e' inutile perche' avra' la sua naturale scadenza a settembre..."

Indagando a fondo occorre rilevare:

QUESITO REFERENDARIO: (uno dei 4 che si voteranno il 12 - 13 giugno 2011)
""Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l’articolo 2 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza? "

LA LEGGE  DI  CUI  AL QUESITO recita:

LEGGE 7 aprile 2010, n. 51 Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza. (10G0076) (GU n. 81 del 8-4-2010 )   note:   Entrata in vigore del provvedimento: 09/04/2010

Art. 1
1. Per il Presidente del Consiglio dei Ministri costituisce legittimo impedimento, ai sensi dell'articolo 420-ter del codice di procedura penale, a comparire nelle udienze dei procedimenti penali, quale imputato, il concomitante esercizio di una o piu' delle attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti e in particolare dagli articoli 5, 6 e 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, dagli articoli 2, 3 e 4 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, e successive modificazioni, e dal regolamento interno del Consiglio dei Ministri, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 novembre 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 15 novembre 1993, e successive modificazioni, delle relative attivita' preparatorie e consequenziali, nonche' di ogni attivita' comunque coessenziale alle funzioni di Governo. 2. Per i Ministri l'esercizio delle attivita' previste dalle leggi e dai regolamenti che ne disciplinano le attribuzioni, nonche' di ogni attivita' comunque coessenziale alle funzioni di Governo, costituisce legittimo impedimento, ai sensi dell'articolo 420-ter del codice di procedura penale, a comparire nelle udienze dei procedimenti penali quali imputati.
3. Il giudice, su richiesta di parte, quando ricorrono le ipotesi di cui ai commi precedenti rinvia il processo ad altra udienza. 4. Ove la Presidenza del Consiglio dei Ministri attesti che l'impedimento e' continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo a udienza successiva al periodo indicato, che non puo' essere superiore a sei mesi.
5. Il corso della prescrizione rimane sospeso per l'intera durata del rinvio, secondo quanto previsto dell'articolo 159, primo comma, numero 3), del codice penale, e si applica il terzo comma del medesimo articolo 159 del codice penale.
6. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai processi penali in corso, in ogni fase, stato o grado, alla data di entrata in vigore della presente legge.

Art. 2
1. Le disposizioni di cui all'articolo 1 si applicano fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale recante la disciplina organica delle prerogative del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri, nonche' della disciplina attuativa delle modalita' di partecipazione degli stessi ai processi penali e, comunque, non oltre diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, salvi i casi previsti dall'articolo 96 della Costituzione, al fine di consentire al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri il sereno svolgimento delle funzioni loro attribuite dalla Costituzione e dalla legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addi' 7 aprile 2010

Dalle parole da me evidenziate col grassetto si evince che il periodo di 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge in questione (9 aprile 2010) scadrà il 9 ottobre 2011.

Si è quindi proposto un Referendum abrogativo popolare (che personalmente definisco Plebiscito poiché promosso da una forza partitica e da rappresentanti eletti) a tre mesi dal termine di validità della Legge di cui se ne chiede l'abrogazione.

Cosa dobbiamo fare con questa classe politica di destra e di sinistra? Come siamo rappresentati? Come siamo informati?



Inoltre:
Il legittimo impedimento sarà usato da tutti, se dovesse rimanere in vigore, come anche la prescrizione breve e la legge elettorale "porcellum" sono state usate da TUTTE le forze politiche. La sinistra che ora sbraita contro il legittimo impedimento, benché al governo per ben due volte dall'introduzione della tanto criticata legge sulla prescrizione breve (poi abbreviata ulteriormente) non si è sognata lontanamente di modificarla, come non si è sognata di modificare l'attuale legge elettorale o sottoporla al giudizio della Corte costituzionale (come ha fatto col lodo Schifani e poi col lodo Alfano). Questo significa che anche il legittimo impedimento sembra far parte di un disegno trasversale fatto di inciuci per ingannare parte dell'elettorato. Se dovesse rimanere in vigore sarà a vantaggio di qualsiasi Presidente del Consiglio avvenire e di qualsiasi Ministro avvenire, ovvero anche ai membri di governo formato dall'attuale coalizione all'opposizione nel caso vincesse le prossime elezioni politiche. E' una legge che farà comodo a tutti e che per questo rimarrà come sono rimaste tante altre leggi criticate dall'attuale finta opposizione (due le ho citate prima).

P.S.
Personalmente voterò ugualmente il referendum in questione perché ci saranno altri quesiti da votare... ma ritengo ridicolo ed inaccettabile strumentalizzare uno strumento che alcuni politici ritengono di Democrazia Diretta (quando gli fa comodo) per mere lotte di potere. E' uno SCHIFO TOTALE !

30 maggio 2011
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

21 mag 2011

Petizione popolare - diritto negato da TUTTI gli schieramenti politici

Art. 50 Cost."Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.







 La petizione popolare è un diritto costituzionale dei cittadini elettori e sovrani ma non essendo ancora stato attuato con legge ordinaria è un diritto NEGATO al popolo dai suoi rappresentanti. Sappiatelo !... voi che votate ancora qualcuno.
Senza una legge che stabilisca:
  • Quante firme servono per ritenere volontà popolare una petizione;
  • A chi vanno presentate in particolare;
  • Entro quanto tempo il ricevente o chi per esso deve rispondere;
  • Su quali materie sono ammesse;
  • Quali vincoli hanno proponenti e riceventi;
E' un diritto costituzionale privo di valore e dubito che l'assemblea costituente lo abbia inserito nella legge fondamentale della repubblica per essere inutilizzato dal popolo sovrano e privo di alcun valore

21 maggio 2011
Bruno Aprile - Tel. 34872954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

20 mag 2011

Settimana della Democrazia Diretta


Domenica 22 maggio 2011 – ore 14.15 – 16.00 - Sala della Volta
Fortezza da Basso a Firenze
Vivere meglio con più democrazia

COMUNICATO  STAMPA
Convegno a Terra Futura in occasione del lancio della
"Settimana nazionale della democrazia diretta” 23 maggio - 2 giugno 2011”


Nella bella cornice di “Terra Futura” a Firenze, domenica 22 maggio, nove associazioni con il convegno “Vivere meglio con più democrazia” lanciano la "Settimana nazionale della democrazia diretta" che prevede una ventina di eventi locali - da Trento fino a Marsala - dal 23 maggio al 2 giugno 2011 e la pubblicazione di un manuale pratico (vedi di seguito elenco associazioni, calendario e link per scaricare il libro).

L'obiettivo di questa iniziativa è di migliorare la nostra democrazia facendo conoscere agli italiani gli strumenti della democrazia diretta che già funzionano da decenni (in alcuni casi anche un secolo) in altri paesi del mondo e di ricreare nei cittadini la coscienza del loro fondamentale ruolo di controllo e stimolo delle istituzioni. Abbiamo tutti sotto gli occhi che la democrazia italiana, basata unicamente sulla democrazia rappresentativa, non sta funzionando bene; essa va integrata con la democrazia diretta, ovvero con quegli strumenti che permettono ai cittadini di interagire con gli eletti nel corso del loro mandato quinquennale e di esercitare concretamente la sovranità di cui si parla nel primo articolo della costituzione.

Il Convegno di lancio avrà luogo domenica 22 maggio 2011 dalle 14.15 alle 16 presso la Sala della Volta nella Fortezza da Basso a Firenze che ospita Terra Futura.
Nel 2011 gli organizzatori porranno particolare impegno per aiutare i gruppi locali a sviluppare la DD a livello comunale con strumenti come il referendum propositivo e abrogativo (e il quorum zero) che permettono la partecipazione diretta dei cittadini affinché possano aver voce in capitolo nella gestione delle loro comunità; a questo scopo è stato messo in rete un manuale di 180 pagine scritto a più mani da alcuni esperti di democrazia diretta come Paolo Michelotto (Più democrazia Rovereto), Thomas Benedikter (Mehr Democratie - Bolzano), Bruno Aprile (Comitato Cittadino Democrazia Diretta), Pino Strano (Democratici Diretti).

Il libro è scaricabile gratuitamente da alcuni dei siti citati in calce (es.

e riporta un intero capitolo dedicato a cosa si può fare per migliorare la DD a livello comunale.

Inutile dire che le nove associazioni auspicano che i cittadini il 12 e 13 giugno vadano a votare in massa ai referendum per raggiungere il quorum e far sì che la votazione sia valida: il referendum abrogativo è uno dei pochi strumenti di democrazia diretta di cui dispongono – per ora - gli italiani: fondamentale obiettivo per il futuro sarà quello di arrivare ad azzerare il quorum. 

Il programma del convegno di Firenze:

- Roberto Brambilla – Presentazione della Settimana della DD
- Thomas Benedikter - Associazione "Più democrazia" - Bolzano -
Prospettive per il miglioramento della democrazia diretta in Italia: un progetto politico concreto e urgente
-Paolo Michelotto - Associazione Più Democrazia Rovereto - La "Parola ai cittadini": esperimento pratico di Democrazia Diretta.
- Domande del pubblico

Per informazioni ed eventuali chiarimenti sulla Settimana nazionale della democrazia diretta:
telefonare/scrivere a:

Per il calendario eventi e per contattare gli organizzatori locali:

altre informazioni generali su:


Le nove organizzazioni che lanciano la “Settimana della DD”:


  1. IlComitato Cittadino Democrazia Diretta - www.comitatocittadinodemocraziadiretta.blogspot.com
  2. i Democratici Diretti - www.democraticidiretti.it
  3. l' Iniziativa per più democrazia (Bolzano) - www.dirdemdi.org
  4. i Movimenti Civici Sicilia - www.movimenticivici.org
  5. l'Officina democrazia - www.meetup.com/l-officina
  6. Più democrazia e partecipazione a Vicenza (Vicenza) - www.piudemocrazia.it/
  7. Più democrazia Rovereto (Rovereto) - www.cittadinirovereto.it
  8. la Rete Civica Italiana - www.retecivicaitaliana.it
  9. la Rete dei cittadini – www.retedeicittadini.it
Allegato di approfondimento:
Come è strutturata la Settimana della Democrazia Diretta di giugno 2011.

Periodo:Dal 23 maggio al 2 giugno 2011, data della festa della Repubblica, che è nata grazie ad un referendum.

Obiettivo generale: “informare” il cittadino circa gli strumenti innovativi di democrazia diretta e partecipativa che esistono nel mondo, facendogli conoscere i suoi diritti e doveri previsti dalla Costituzione italiana e gli aspetti positivi della democrazia diretta vista come integrazione indispensabile della democrazia rappresentativa per rendere la nostra democrazia completa e integrale.

Puntare a lungo termine alla possibilità di migliorare nella nostra legislazione nazionale l'iniziativa (chiamata anche referendum propositivo) e il referendum facoltativo confermativo (ogni nuova legge emanata dal parlamento, prima di entrare in vigore può essere sottoposta a un referendum popolare se vengono raccolte le firme necessarie nel tempo stabilito). Il tutto con l'abolizione del quorum dei votanti, come negli altri paesi a democrazia diretta più avanzata.
In altre parole dotare i cittadini di acceleratore e di freno dell'azione legislativa dando loro la possibilità di avere potere decisionale nell'agenda politica.

Obiettivi specifici della settimana della democrazia diretta:

A1 -In generale far crescere la consapevolezza dei cittadini circa il fatto che sono anche "sovrani". Far conoscere le esperienze esistenti in altri stati in cui la democrazia diretta funziona e gli effetti benefici che comporta. Far conoscere gli appigli della Costituzione su cui possiamo poggiare le nostre richieste (es. le ultime revisioni costituzionali italiane). Illustrazione dei possibili regolamenti per avere più democrazia a livello comunale, regionale e nazionale.

A2 - A breve termine puntare a formare gruppi di cittadini (Liste civiche, associazioni e comitati locali, movimenti ecc.) che promuovano concretamente la democrazia diretta a livello del loro comune (o provincia o regione) dando loro degli strumenti concreti per fare una analisi critica del proprio statuto comunale e attuare una campagna locale per introdurre strumenti di Democrazia Diretta efficaci con la possibilità di promuovere / cassare atti amministrativi della propria amministrazione.

A3 - Creare / estendere la rete per la Democrazia Diretta esistente ad altri gruppi locali affinché ci si sostenga a vicenda con l'obiettivo di arrivare in tempi "non geologici" a strumenti avanzati di democrazia diretta in Italia (quorum zero, iniziativa, referendum facoltativo confermativo).

Documentazione
Oltre al manuale scaricabile gratuitamente già citato segnaliamo che ci sono libri disponibili sull'argomento che potrebbero servire per autofinanziarsi a livello locale (Thomas Benedikter - Democrazia diretta più potere ai cittadini- Sonda edizioni, Paolo Michelotto - Democrazia dei cittadini - ediz. Troll Libri, Valerio Onida – La costituzione – ediz. Il mulino).

Ulteriori link interessanti per documentarsi

In particolare per il livello locale segnaliamo il documento di Paolo Michelotto Migliorare e Introdurre la Democrazia Diretta nei Comuni–http://www.paolomichelotto.it/blog/wp-content/plugins/download-monitor/download.php?id=43dove si trovano interessanti suggerimenti per iniziative.
Inoltre sono disponibili in rete gratuitamentealcuni libri per cominciare ad approfondire le tematiche della democrazia diretta:
Democrazia dei Cittadini– Gli esempi reali e di successo dove i cittadini decidono – Paolo Michelotto
Democrazia Diretta– Fatti ed argomenti sull'introduzione dell'Iniziativa e dei Referendum – Joh Verhulst & Arjen Nijeboer
Più Democrazia per L'Europa– Thomas Benedikter

7 mag 2011

La Costituzione italiana - è rispettata? è applicata?

VAI ALLA PAGINA

Innanzitutto cos'è la Costituzione italiana e da chi deve essere rispettata ?


La risposta ce la da' la Costituzione stessa: 
Art. XVIII disposizioni transitorie e finali:
"La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato".




Come può una legge richiamare altre leggi ed essere rispettata se non indica in che modo deve essere rispettata?
In realtà la Costituzione è un modello che l'organo che ha il compito di fare le leggi deve osservare nel fare le leggi. E' un insieme di principi che richiedono la loro applicazione, nel tempo, mediante regole (Leggi) che devono però essere in armonia con essa. Una legge che non è in armonia con la Costituzione viene definita illegittima e subito cancellata.
Art. 134 Cost.: "La Corte Costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni"; 
Art. 136 Cost.: "Quando la Corte dichiara l'illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione."
Chi ha il compito di fare le leggi?
Art. 70 Cost.: "La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere (Camera dei deputati e Senato della Repubblica - nDA)."
- Art. 71 Cost.: "L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale.
- Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli."


Il Parlamento è quindi l'organo legislatore - che legifera su richiesta di/del:
  • qualsiasi suo membro (deputato o senatore);
  • governo;
  • enti legittimati da legge costituzionale;
  • DAL POPOLO SOVRANO (che non ha mai avuto il piacere di vedere discussi i suoi disegni di legge presentati).
Se una legge dovesse scontrarsi con la Costituzione e qualcuno fra il popolo dovesse avere dubbi di illegittimità deve rispettarla?
Sì perché l'unico organo che può abrogare una legge illegittima è la Corte costituzionale, che però è composta per i 2/3 dei suoi membri da persone scelte dai politici.
Art. 135 Cost.: "La Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative."  
La Corte Costituzionale non può essere nemmeno adita DIRETTAMENTE dai cittadini sovrani. e quindi occorre che qualcuno la sottoponga alla Corte Costituzionale attraverso i canali indicati dalla Legge.


La Costituzione dovrebbe essere insegnata ai cittadini fin dall' età scolare?


Molti pensano di sì, poiché è la Legge fondamentale della Repubblica, ma le Scuole di qualsiasi grado sono soggette alle direttive del "Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca" e quindi alle direttive dei politici.


Se molti sono delusi dai politici e del mancato rispetto e/o applicazione della Costituzione italiana, nonché della sua scarsa conoscenza, potranno ora comprendere perché la Costituzione italiana non è insegnata ed applicata dovutamente.


Ognuno però è libero di leggerla, studiarla ed insegnarla ai propri figli e familiari... anche se non servirà a NULLA, fino a che il popolo non sarà realmente SOVRANO e continuerà a cedere la sua sovranità ai politici.

7 maggio 2011
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

1 mag 2011

Facciamo chiarezza - Referendum del 12-13 giugno 2011

Come ho più volte espresso in varie note e commenti il Referendum abrogativo ai sensi dell'articolo 75 della Costituzone italiana che recita:

Art. 75.
- È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
- Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
- Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
- La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
- La legge determina le modalità di attuazione del referendum.

è stato regolamentato con grande SFORZO dai rappresentanti eletti, ed è stato trasformato da strumento di Democrazia Diretta di cui è titolare il popolo (per esercitare un controllo ed un'azione correttiva all'operato degli eletti) in uno strumento Plebiscitario e di fatto se ne sono impossessati i politici stessi per ostacolare la sovranità che appartiene al popolo e farne spesso un uso propagandistico. I politici sfruttano qualsiasi cosa per competere solo ed esclusivamente per il trono (che poi usano per i soli loro interessi).

Una dimostrazione di tutto ciò la stiamo vivendo in questi giorni a motivo delle propagande che molti politici e partiti stanno facendo, senza però mettere a fuoco i motivi che portano a certe situazioni e/o scelte dei governanti di turno.
Questo accade, ovviamente, perché quando saranno (DI NUOVO) al potere coloro che ora sbraitano perché all'opposizione (se così la vogliamo definire) potranno fare ciò che fa attualmente chi ha la maggioranza parlamentare ed è al Governo (lo abbiamo già appurato con l'uso della prima prescrizione breve dei processi e della legge elettorale Porcellum, tanto criticate ma mai modificate ed ancora esistenti).

In sostanza incolpano il dittatore di turno senza però evidenziare che le manovre da esso scelte sono legittimate dalla Legge attuativa del Referendum abrogativo, partorita con BEN 22 anni di ritardo dall'entrata in vigore della Costituzione italiana e che hanno dovuto introdurre a motivo delle insistenti pressioni di qualcuno, e malvolentieri. Già dalla nascita della Costituzione italiana i nostri rappresentanti hanno rigettato quanto chiaramente espresso all'art. 1 comma 2 della stessa:


"La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
(forme che  prevedono l'abrogazione delle leggi ordinarie approvate dal Parlamento).

e lo hanno fatto limitando oltremodo lo strumento referendario abrogativo quando hanno emanato la sua Legge attuativa di cui si parla al comma 5 dell'art. 75 della Costituzione (sopra riportato integralmente).
Alcuni aspetti limitativi si possono verificare attraverso questa petizione online:

Detta legge recita:

Legge 25 maggio 1970, n. 352.
Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del
popolo
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 15 giugno 1970, n. 147.
Art. 39
"Se prima della data dello svolgimento del referendum, la legge, o l'atto avente forza di
legge, o le singole disposizioni di essi cui il referendum si riferisce, siano stati abrogati,
l'Ufficio centrale per il referendum dichiara che le operazioni relative non hanno più corso".

Nella fattispecie della propaganda politica in atto da parte di alcuni e delle decisioni dell'attuale Governo occorre evidenziare che:

Per evitare un Referendum già indetto e programmato occorre una Legge, di pari valore a quella richiamata dal quesito referendario, che soddisfi le richieste contenute nel quesito referendario stesso. Un atto del Governo avente valore di legge può essere solo un Decreto Legge, che ha una validità temporanea se non viene poi convertito il Legge dal Parlamento.


Art. 77 Cost.
- Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.
- Quando, in casi straordinari di necessità e d'urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.
I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.

Per tornare alla questione Nucleare di cui si parla attualmente se il Governo ha emanato un Decreto Legge mentre si attende che il Popolo si esprima con Referendum già indetto, questo Decreto Legge deve essere PRIMA convertito in Legge dal Parlamento (altrimenti perderebbe efficacia dopo 60 giorni dalla sua pubblicazione sulla G.U.), la Legge di conversione deve essere pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (altrimenti non sarebbe in vigore) e POI si dovrà esprimere "L'ufficio centrale del Referendum, istituito presso la Corte di Cassazione sull' eventuale annullamento del Referendum o del quesito referendario interessato dalla Legge di modifica".

Spetta a questo Ufficio valutare e sentenziare se la Legge di modifica soddisfa la richieste del quesito referendario e quindi di annullare il referendum o il quesito referendario, nel caso che la votazione comprenda più quesiti referendari.


Legge 25 maggio 1970, n. 352.
Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del
popolo
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 15 giugno 1970, n. 147.
 Art. 39
"Se prima della data dello svolgimento del referendum, la legge, o l'atto avente forza di
legge, o le singole disposizioni di essi cui il referendum si riferisce, siano stati abrogati,
l'Ufficio centrale per il referendum dichiara che le operazioni relative non hanno più corso".


Dipenderà quindi dalla Magistratura, non dal Governo e nemmeno dal Parlamento se il 12 ed il 13 giugno andremo a votare 1, 2, 3 o 4 schede.


Legge 25 maggio 1970, n. 352.
Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del
popolo
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 15 giugno 1970, n. 147.
Art. 12
"Presso la Corte di cassazione è costituito un ufficio centrale per il referendum,
composto dai tre presidenti di sezione della Corte di cassazione più anziani nonché dai
tre consiglieri più anziani di ciascuna sezione. Il più anziano dei tre presidenti presiede
l'ufficio e gli altri due esercitano le funzioni di vice presidente.


CONCLUSIONI:
Al di la dell'uso che ne hanno fatto i politici dello strumento di Democrazia Diretta del Referendum abrogativo ex art. 75 Cost. e del fatto che qualcuno di loro ce ne abbia gentilmente concesso l'utilizzo, proponendolo e raccogliendo le firme necessarie con i nostri soldi (che poi recupererà se sarà raggiunto il quorum), cerchiamo di documentarci e di andare a votare senza dare troppo peso alle campagne e propagande politiche dei partiti e/o dei politici.

Cerchiamo di dimostrare la nostra volontà di essere sovrani almeno quando ci è consentito esprimerci e a prescindere dalla scelta (Sì o No) per non invalidare il 25simo referendeum per mancato raggiungimento di quello stramaledetto Quorum, strumentalizzato anch'esso dai politici di turno al potere, e lasciare sempre tutto come è stato deciso dai politici....

in attesa che il popolo si impossessi realmente di tale strumento di Democrazia Diretta, ne chieda altri ancora rimuovendo quegli ostacoli posti dalla Casta all'effettivo esercizio della sovranità popolare che spetta di diritto ai cittadini ELETTORI utilizziamo questo strumento per dire la nostra !

Bruno Aprile - tel. 347 2954867 - Locate Varesino (CO) - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta

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