Lo scopo del sondaggio consiste nel capire e nel far capire come è stato applicato, con legge (L.352/70), il principio costituzionale di cui all'art. 75 della Costituzione italiana che prevede lo strumento di Democrazia Diretta che è il Referendum popolare abrogativo di legge ordinaria, attraverso il quale il popolo, secondo la procedura indicata dalla citata legge, può abrogare le leggi ordinarie fatte dal Parlamento, ovvero dai rappresentanti eletti dal popolo, a livello nazionale.
Il Sondaggio servirà anche al CCDD per portare avanti una campagna informativa, coinvolgendo anche i media, riguardo ad uno dei punti del nostro Programma:
https://docs.google.com/fileview?id=0B4Rq-OLHcxbRNzY4NTBmYWQtMWFiYi00YWVjLWI0MDEtNzBkYjZiZWQ0NTAz&hl=it
per l'esattezza il punto 3.
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Per meglio comprendere la procedura referendaria, affinché si comprenda anche come votare il Sondaggio, ecco di seguito le informazioni:
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Per indire Referendum popolare abrogativo di legge ordinaria fatta dal Parlamento:
1) 10 cittadini muniti di certificato elettorale (aventi quindi diritto al voto elettivo), costituitisi in Comitato promotore del referendum, possono redigere un "quesito referendario" da presentare alla "suprema Corte di Cassazione" attraverso il quale si richiede di abrogare totalmente o parzialmente una legge ordinaria dello Stato, indicandone le motivazioni e gli articoli di legge da abrogare, nel caso si richieda l'abrogazione parziale della legge.
2) la Suprema Corte di Cassazione valuta (attraverso la Corte Costituzionale) la legittimità del quesito (se anti-costituzionale viene dichiarato inammissibile e respinto) dopodiché, se il quesito è ritenuto ammissibile, comunica al Comitato promotore l'ammissibilità del quesito ed ordina la pubblicazione del quesito referendario sulla Gazzetta Ufficiale.
3) Dalla pubblicazione del quesito referendario sulla Gazzetta Ufficiale, il Comitato promotore (i 10 cittadini) deve fare stampare, a sue spese, i moduli di raccolta delle 500.000 firme occorrenti per fissare, in caso di validazione delle firme necessarie (500.000 almeno), la data in cui il popolo voterà il referendum, ovvero per andare tutti alle urne.
4) Il Comitato promotore (10 cittadini) potrà consegnare i moduli nei vari Comuni d'Italia affinché i cittadini residenti in quel Comune possano firmare e/o tenerli con se per farli firmare ai cittadini come meglio crede.
5) Il Comitato promotore (1o cittadini) deve provvedere, a sue spese, all'autenticazione delle firme che in linea di massima si possono fare autenticare dai cancellieri dei Tribunali o dai Notai, al costo medio di 75 euro all'ora. Sono anche abilitati i consiglieri e gli assessori comunali e provinciali ma è meglio ricorrere ai cancellieri dei Tribunali per ridurre i rischi di opposizioni legati a conflitto di interessi - se si chiede referendum per ridurre i privilegi dei politici - ad esempio - difficilmente i consiglieri si renderanno disponibili, essendo esponenti di partiti all'interno della Casta).
6) I moduli con le firme raccolte devono essere vidimati dal Segretario comunale al costo medio di 2,58 euro cadauno e dalla data del timbro apposto sul primo modulo di raccolta firme autenticate parte il termine di consegna delle 500.000 firme che, come stabilito dalla legge 352/70, è di tre mesi.
Tralasciando le procedure successive, che non chiamano più in causa il Comitato promotore del referendum, che ha già consegnato le firme,
riassumendo:
- 10 cittadini propongono quesito referendario;
- provvedono alla stampa di tanti moduli per raccogliere almeno 500.000 firme, a loro spese;
- provvedono a raccogliere le firme ed a farle autenticare, a loro spese;
- provvedono al pagamento dei diritti di segreteria dei comuni per la vidimazione dei moduli con le firme raccolte;
- provvedono al pagamento dei compensi previsti per gli autenticatori (cancellieri dei Tribunali e/o Notai);
- consegnano i moduli con le firme raccolte alla Suprema Corte di Cassazione entro tre mesi dalla data del timbro del Segretario comunale apposto sul primo modulo con le firme raccolte.
Siete invitati, ora, a votare il sondaggio:
RingraziandoVi della collaborazione un cordiale saluto a tutti.
N.B. Il Sondaggio si trova in un riquadro a destra della pagina verso la parte bassa
Comitato di cittadini al di fuori di ogni rappresentanza eletta, partito, movimento politico e/o lista civica, per sensibilizzare i cittadini ignari e le amministrazioni inadempienti, riguardo alla Democrazia Diretta, forma complementare e indispensabile della Democrazia Rappresentativa, per ottenere la vera Democrazia (sovranità popolare) come stabilità dall'art. 1 della Costituzione italiana (legge fondamentale dello Stato)
La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)
La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
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