La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)

La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.

Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.

Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.

8 mag 2010

Le Petizioni non servono a nulla perchè vengono ignorate! Le manifestazioni di protesta servono a qualcosa? Sono ascoltate?

Una manifestazione di piazza è una libera espressione del pensiero e/o del dissendo, come è diritto di ogni singolo cittadino o gruppi di cittadini (art. 21 della Costituzione italiana)...

Ma la manifestazione di un dissendo o la libertà di espressione non sono per nulla vincolanti per i rappresentanti eletti, che decidono ancora ogni cosa (purtroppo).

La ritengo un'azione cittadina debole, indipendentemente dal numero dei partecipanti o dei manifestanti che la colorano e lo dimostra lo scenario cui siamo giunti dopo 64 anni di Costituzione italiana in cui si sono viste manifestazioni di ogni sorta, su ogni tema e con la partecipazione di milioni di cittadini.

Una manifestazione di piazza di protesta vorrebbe caso mai sensibilizzare la coscienza dei rappresentanti eletti che legiferano e che governano, coscienza che dopo 64 anni di Costituzione italiana hanno ampiamente dimostrato di ignorare, quindi è inutile continuare a sensibilizzare qualcosa che gli eletti non hanno o rinnegano deliberatamente.

La Manifestazione di piazza a sostegno di una "Petizione" ben redatta e con chiari motivi per cui la si presenta, su cui raccogliere firme di cittadini sostenitori, credo che abbia un vincolo maggiore per gli eletti poichè la Costituzione italiana, all'art. 50, prevede che i cittadini possano esporre ai rappresentanti eletti comuni necessità o richieste.

Se la Costituzione prevede tutto ciò credo che debba esserci un motivo... ovvero che quando i cittadini si esprimono, i rappresentanti eletti devono soddisfare quanto richiesto e motivato per ISCRITTO dai cittadini SOVRANI (art. 1 Cost.)... o quanto meno dare risposte esaustive in caso di diniego, ma non ignorare completamente tali motivate richieste.

I rappresentanti eletti tengono poco conto anche delle Petizioni, a quanto ci è parso di capire, ma a mio avviso ne tengono poco conto per la mancata insistenza e pressione del popolo a sostegno delle petizioni presentate.

Al di là di ogni disquisizione, comunque, bisogna ragionare attentamente sul fatto che se tengono poco conto delle Petizioni, che sono strumento di Democrazia Diretta previsto dalla Costituzione italiana... figuriamoci quanto possano tenere in considerazione le proteste di piazza basate sul solo dissenso.

Credo sia giunta l'ora di assumere una chiara posizione in assoluta controtendenza su tutto ciò che ci è stato insegnato e propinato dai politici e dai partiti finora... perchè quanto da loro perpetrato nei secoli dei secoli aveva ed ha tuttora degli obiettivi ben chiari!:

1) Farsi propaganda politico/elettorale per illudere e raggirare il popolo (dividi et impera)
2) Regnare sul popolo anzichè rappresentarlo... ovvero detenere un potere assoluto su esso.

Quindi:

1) Basta manifestazioni organizzate dai partiti a sostegno di qualcosa che non è ben chiaro ai cittadini e DIAMO il via a manifestazioni organizzate dai cittadini e senza interferenze di partiti e politici i quali da apparenti sostenitori devono diventare spettatori e ambasciatori del popolo nelle opportune sedi istituzionali.

2) Basta manifestazioni di solo dissendo e DIAMO il via a manifestazioni a sostegno di Petizioni (art. 50 Cost.), Proposte di legge di iniziativa popolare (art. 71 Cost.) e Referendum abrogativi di leggi ad personam o illegittime (art. 75 Cost.).

3) Basta a Referendum propogandistici proposti dai partiti attraverso la raccolta delle 500.000 firme (molto dispendiose e realizzate con denaro pubblico) e DIAMO il via a Referendum abrogativi proposti da cittadini attraverso i 5 Consigli Regionali.

O il popolo comincia a rendersi indipendente dai cosidetti partiti e si organizza dal basso, partendo dai piccoli comuni, o continueremo ad illuderci ed a concedersi poche ore di libero sfogo sventolando bandiere e gridando il nostro disappunto, per poi tornare il giorno successivo alla solita routine che ci vede, da 64 anni, dei sudditi muli.

Bruno Aprile - 8 maggio 2010 - CCDD - Comitato Cittadino Democrazia Diretta
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