La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)

La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.

Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.

Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.

4 mar 2011

Proposta Disegno Di Legge di iniziativa popolare - La Petizione (art. 50 Cost.)


Scarica e Diffondi
SI LEGGONO TANTE COSE - LEGGETE ATTENTAMENTE IL TESTO CHE SEGUE

Premessa:

il Parlamento italiano, a partire dal 1970, ha pensato di usurpare totalmente (non parzialmente) la "sovranità che appartiene al popolo" stabilita dal comma 2 dell'art. 1 della Costituzione italiana.

La Costituzione italiana non stabilisce nella maniera più assoluta ciò che ci hanno fatto credere per 63 anni (fin dalla sua nascita), ovvero che il popolo esercita la sua sovranità solo per mezzo di rappresentanti eletti con un semplice voto su una scheda elettorale ogni 5 anni, quindi INDIRETTAMENTE.

La più recente e lampante dimostrazione dell'intento dei rappresentanti eletti di usurpare ancor più la sovranità al popolo la stiamo vivendo dal 2005 quando con la legge elettorale n. 270/05 al popolo non è dato più nemmeno il diritto di scegliere (eleggere direttamente) i deputati e i senatori (infatti questi vengono scelti dai partititi o dalle coalizioni dei partiti che costituiscono i due poli).

Facciamo un passo indietro nel tempo:

- La Costituzione da' al popolo il potere di abrogare le leggi ordinarie fatte dal parlamento (art. 75 Cost.). 500.000 cittadini elettori possono infatti portare l'intera popolazione alle urne per esercitare tale potere. Il Parlamento ha emanato la legge attuativa del referendum abrogativo dopo BEN 22 anni dalla nascita della Costituzione italiana ed ha pensato bene di porre degli ostacoli ai cittadini elettori per impossessarsi così di questo strumento di Democrazia Diretta, trasformandolo a proprio uso e consumo in uno strumento plebiscitario e propagandistico (per farsi pubblicità). La legge attuativa del referendum è la legge 352/70 che impone ai 10 cittadini proponenti il quesito referendario, mediante il quale si chiede l'abrogazione parziale o totale di una legge dello Stato, l'autenticazione delle 500.000 firme dei cittadini sostenitori da consegnarsi in soli tre mesi di tempo dalla data apposta sul primo modulo su cui raccolte le firme. In questa maniera una simile impresa è assai difficoltosa, se non impossibile, e infatti i referendum abrogativi sono stati quasi sempre proposti dai partiti o dai parlamentari poiché loro, col denaro pubblico stesso (finanziamento pubblico ai partiti e rimborsi spese elettorali), possono organizzare in un tempo così breve contemporanee raccolte fIrme e finanziare le relative propagande informative di tali raccolte firme.

- La Costituzione da' al popolo il potere di presentare Disegni Di Legge (art. 71 Cost.) affinchè vengano discussi e poi votati dal Parlamento ma i rappresentanti eletti hanno stabilito nei Regolamenti interni di Camera e Senato che i Disegni Di Legge presentati dai rappresentanti eletti devono avere la precedenza su quelli di iniziativa popolare. Così è sufficiente sovraccaricare il lavoro della varie Commissioni parlamentari, presentando migliaia di Disegni Di Legge inutili, per crearsi l'alibi del "troppo lavoro" e fare slittare a MAI le discussioni sui Disegni Di Legge di inziativa popolare.

- La Costituzione da' al popolo il potere di confermare le Leggi Costituzionali o di Revisione costituzionale, che modificano la Costituzione italiana (art. 138 Cost.), con l'unico neo costituzionale che consente al Parlamento di evitare che il popolo confermi o meno la legge e, quindi il referendum confermativo, se la legge costituzionale o di revisione costituzionale viene votata in seconda seduta coi 2/3 dei voti dei membri di entrambe le Camere (situazione che richiede comunque una larga maggioranza parlamentare - larga differenza di seggi).

Da tutto ciò si evince che non è assolutamente vero che il popolo esercita la sua sovranità solo in maniera INDIRETTA (attraverso quindi dei rappresentanti eletti).

I Rappresentanti eletti la esercitano su delega del popolo solo quando questo non decide di esprimerla direttamente attraverso gli strumenti costituzionali previsti e sopra esposti.

In sostanza:
Se i rappresentanti eletti raggirano con Leggi e Regolamenti la sostanza espressa all'art. 1 della Costituzione "la sovranità appartiene al popolo" (che la esercita nelle forme... che comprendono gli strumenti sopra indicati, quindi anche direttamente) ostacolando palesemente i principi costituzionali riguardanti gli strumenti di Democrazia Diretta non meritano più nemmeno la delega perché APPLICANO in maniera tendenziosa e/o lacunosa i principi della Legge FONDAMENTALE dello Stato (art. XVIII dispp. trans. e finali) riguardanti il principio fondamentale che caratterizza la Democrazia (Sovranità del popolo e non di pochi eletti dal popolo).

La parte che si vuole approfondire maggiormente, perché costituisce l'oggetto del Disegno Di Legge di inziativa popolare che il CCDD intende redigere e presentare alle opportune sedi parlamentari, riguarda l'art. 50 della Costituzione italiana.
(Ovviamente sono ben graditi eventuali suggerimenti da qualsiasi altro gruppo, associazione, comitato, lista civica, cittadino, etc.)

Il Disegno Di Legge riguarda l'attuazione dello strumento popolare della Petizione (Art. 50 Cost.).

Essendo trascorsi ormai 63 anni dalla nascita della Costituzione italiana senza che NESSUNO fra gli eletti abbia proposto un Disegno Di legge per poter utilizzare tale strumento di Democrazia Diretta, oltre a domandarsi il perchè non esiste ancora la legge attuativa della Petizione popolare, dovremmo chiederci perché non la proponiamo noi cittadini NON eletti, ai sensi dell'art. 71 della Costituzione.

Sappiamo degli ostacoli che il Parlamento ha posto anche dinnanzi ai Disegni Di Legge di iniziativa popolare, ma se i sostenitori ed il pressing popolare dovessero risultare numerosi e frequenti una risposta il Parlamento ha il DOVERE di darcela.

Perché ha il dovere di darcela?
Perché essendo sovrano il popolo, ed essendo questo, attraverso 50.000 elettori, a proporre un Disegno Di legge come consentitogli dalla Legge fondamentale dello Stato, è più che ovvio e logico pensare che sono questi Disegni Di Legge ad avere la precedenza nella discussione, modifica e votazione finale.
La Costituzione italiana non afferma in maniera esplicita che il Parlamento non deve tenerne conto e ciò che non è esplicitamente vietato deve essere valutato secondo il contesto generale implicito nella Costituzione italiana (art. 1 comma 2). Hanno il dovere di dare una risposta anche perché diversamente non avrebbe senso l'articolo 71 della Costituzione.
Non dovebbero dare alcuna risposta se fosse stata assegnata soltanto a loro l'iniziativa legislativa dai padri costituenti, in questo caso non sarebbe stato inserito il comma 3 dell'art. 71 Cost. Se invece è stato inserito è perché forse gli eletti ne debbano tenere conto.
Ciò a cui i rappresentanti eletti non attribuiscono valore non significa che non abbia valore... occorre ragionare con logica ed obiettività basandosi su quanto esposto nella Legge fondamentale dello Stato (la Costituzione italiana - che gli eletti devono applicare).

Qualcuno potrebbe obiettare:
1) Perché dovremmo sostenere questa proposta quando altre proposte giacciono già nei cassetti parlamentari in attesa di essere discusse o non presentare altre proposte che pensano molti di proporre?

La risposta a questa eventuale domanda è semplice:
- In primo luogo perché costringerebbe il Parlamento a dei vincoli che ora non ritiene di avere (infatti quante firme di cittadini sostenitori della petizione occorrerebbero perché sia ritenuta volontà popolare? Entro quanto tempo devono essere presentate? Quali sono le garanzie o le informazioni necessarie per verificare la bontà delle firme e la reale esistenza dei sostenitori firmatari?).

- In secondo luogo perché una volta che esiste la Legge attuativa della Petizione popolare, se questa prevede un considerevole numero di firme di sostenitori, si potrebbe anche utilizzare per evitare i Referendum (che richiedono impegno di locali pubblici - abitualmente scuole ed asili e maggiori costi) e/o per chiedere lo stralcio di Disegni Di Legge di inziativa parlamentare ambigui o non graditi, prima che diventino legge (che occorrerebbe poi abrogare con un referendum).

In sostanza si potrebbe usare la Petizione, se DOVUTAMENTE ed intelligentemente regolamentata, come strumento equivalente ai Referendum Propositivo e Confermativo per le leggi ordinarie.

Che ne pensate?

Questo evento serve a raccogliere adesioni - consideratelo un sondaggio. Prima di pensare di redigere il testo del Disegno Di Legge attuativo della Petizione popolare gradiremmo capire quante adesioni potremmo raccogliere (non vorremmo lavorare inutilmente senza un adeguato sostegno popolare).

Il Disegno Di Legge di Beppe Grillo "Parlamento pulito" ha raccolto 350.000 firme sulle 50.000 richieste. Proviamo a raccoglierne ancora molte di più?

Ovvio che è necessaria dapprima la diffusione di questo evento sia nel mondo Facebook e sia in ogni Blog o altra piattaforma della Rete da parte di tutti coloro che sono già da ora favorevoli all'idea.

Invitate amici e fate invitare amici agli amici - diffondete il più possibile per concretizzare e dare un valore ad uno strumento che molti cittadini usano spesso, ora anche attraverso la rete (Petizioni online) a cui i rappresentanti eletti non hanno mai attribuito valore e nemmeno dato risposte ai l oro proponenti... probabilmente perché non è regolamentato da una Legge ordinaria.



Diffondete e aderite all'evento su piattaforma Facebook al seguente link:


http://www.facebook.com/event.php?eid=203606342985031

10 commenti:

  1. Questo è uno scambio fra me ed alcuni (ignoti) ovviamente contrari alla proposta nella bacheca dell'evento Facebook (indicato nel corpo del post):


    Marco Da Prato
    Io non posso non notare qui una ripresa delle teorie di Gheddafi, sulle quali ho sempre avuto diffidenza. In ogni modo uno stato si deve avvalere di persone elette e incaricate, che in ogni modo devono esercitare poteri e governare. Impensabile affidare tutte le decisioni al popolo. Così bisognerà stare bene attenti. Vero che Gheddafi, col suo libro verde ha nei fatti reso la Libia un paese assai avanzato rispetto al resto dell'Africa; vero che anche a noi resterebbe la possibilità di nominare un leader di fiducia, ma.... Per esempio a Tanti starebbe bene un Berlusconi, ma a tanti no. Così.... io non ci volgio pensare! Preferirei una democrazia più efficace e potere nominare rappresentanti, anche persone oneste e capaci, che non siano imposti da partiti. Su quello, per una legge elettorale si che sfrutterei le possibilità di proporre che la costituzione ci dà.
    giovedì alle 10.09

    RispondiElimina

  2. Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD
    caro Marco... io le tue teorie sulle rappresentanze le ho respinte da tempo :-) Non esisterà mai nessuna democrazia senza un potere DIRETTO del popolo. Il problema comunque non è tanto questo o le tue opinioni su Gheddafi (non so che cazzo c'entra Gheddafi in questo contesto ma non importa)... il problema è che la Costituzione prevede un principio ancora INAPPLICATO (perché manca la sua legge attuativa)... Sei contro la Costituzione italiana? Vuoi opinare sui suoi principi? Libero di farlo, ovviamente, ma il principio esiste ed io ne pretendo l'applicazione... qualcuno stabilirà poi chi dei due avrà ragione :-) Bye Bye :-) Bruno P.S. Ti avevo già fatto notare altrove che non esiste nella Costituzione soltanto il cazzo di principio di scegliere i rappresentanti eletti (una delle forme mediante la quale il popolo esercita la sovranità) ma anche quelli di chiedere, proporre, abrogare e confermare le puttanate da loro fatte.
    giovedì alle 20.17

    Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD E cerca di non fare paragoni con persone che non hanno nulla a che vedere con la democrazia perché ti mando affanculo spassionatamente ok? Bruno
    giovedì alle 20.22

    Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD Marco scrive " per una legge elettorale si che sfrutterei le possibilità di proporre che la costituzione ci dà."... e quali sarebbero le possibilità che la Costituzione ci da'? Quali sarebbero le tue lotte per utilizzare le possibilità che la Costituzione ci da'? Ma lo sai quello che blateri oppure no... Marco? Bruno
    giovedì alle 20.45

    RispondiElimina

  3. Marco Da Prato
    Bruno lo so, non ci si capisce così. Gheddafi c'entra perchè è suo il "libro verde" e, a quanto ricordo, prevede intervento diretto del popolo similmente a quanto propone il CCDD. Mi sforzo, ti assicuro, di immaginare una impostazione di stato fatta secondo quanto voi andate proponendo, ed è perchè noto... Non lo vedo concretamente valido a risolvere i problemi nostri e non riesco a stare zitto, ma è inutile che spiego qui, non è facile a quanto vedo farmi capire. Penso che ci vorrebbe un incontro per chiarire.
    Ieri alle ore 8.46

    RispondiElimina

  4. Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD
    Evidentemente mi spiego male o ci sono delle gravi lacune nel tuo pensatoio Marco. Io me ne strafotto di personaggi che non hanno nulla a che vedere con l'Italia e se tu li citi stai incolpando i padri cotituenti perché è come se li paragonassi a loro. RIPETO!!: La Costituzione italiana prevede uno strumento che il popolo non può utilizzare perché privo di legge attuativa! Io ESIGO che questa cazzo di legge sia fatta ma non perché lo dico io ma perché è scritto nella Costituzione e sono trascorsi ben 63 anni! Le tue opinioni, giuste o sbagliate sono opinioni da mettere al confronto con quello che recita la Costituzione italiana... se hai rispetto per essa e personalmente non me può fregar di meno. Non vuoi che sia regolamentata con legge la Petizione? va bene... non partecipare all'invito ma negare un principio costituzionale con quella sfacciataggine mi sembra eccessivo oltre che offensivo. Quindi faresti meglio a tacere o a limitarti nel dire che non sei d'accordo. Citare un dittatore su una richiesta LEGITTIMA mi sembra da paranoici senza alcuna cognizione di causa. La Democrazia non la dobbiamo realizzare come cazzo vuoi tu... caro Marco! Io mi attengo alla Costituzione e immagino la Democrazia italiana come essa la prevede e non come la vorresti TU! Bruno
    23 ore fa

    RispondiElimina

  5. Marco Da Prato
    La legge c'è. Ci sono regole che indicano le modalità di proposte di legge ad iniziativa popolare. Quindi per me si può utilizzare. Anzi è quello che auspico da anni. Che ci si aspetti una legge ulteriore che disponga regolamenti non è essenziale, poiché ad ogni modo non potrebbero eludere quelle proposte che dovessero incontrare forte aspettativa nel popolo. (Se davvero si trovasse unità su qualcosa avrebbero ben poco da fare). Cioè istanze che siano davvero valide. Non questioni marginali, in cui il popolo, che non è tenuto a essere competente su tutto, sarebbe il primo ad essere in difficoltà nel dover fare una scelta e rischierebbe di sbagliare. Anche io mi attengo alla Costituzione, anzi costituzione e democrazia sono il mio solo obiettivo e mi dispiace vedere il tema svilito da questioni che vanno oltre e disperso tra tante discussioni su questioni secondarie come nucleare, acqua, lavoro, immigrazione ecc.
    10 ore fa

    RispondiElimina

  6. Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD Marco forse non hai letto (ma è una tua caratteristica questa :-) Questo disegno di legge (che si vorrebbe redigere se ci sarà un adeguato numero di sostenitori) riguarda la legge attuativa DELLA PETIZIONE POPOLARE art. 50 Costituzione! Non si parla della legge attuativa dell'iniziativa di legge popolare. Capito?? Bruno
    9 ore fa

    Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD
    La legge attuativa dell'iniziativa di legge popolare è la stessa legge infame che attua i referendum previsti dalla nostra Costituzione a livello NAZIONALE (abrogativo e confermativo) ed è la legge 352/70. Questa descrive solo a CHI vanno presentati i disegni di legge di iniziativa popolare e l'autenticazione delle 50.000 firme ma non stabilisce NULLA PIU'. I tuoi amici parlamentari da sempre, quindi, hanno buttato nel cesso l'iniziativa popolare stabilendo che i ddl popolari vanno messi in coda alle porcate presentate da loro attraverso i regolamenti INTERNI, e questo ancor prima che entrasse in vigore la tua legge elettorale del cazzo! Bruno
    9 ore fa

    RispondiElimina

  7. GpfGalileo Galilei
    Lasciando stare Gheddafi che non centra nulla, credo che indiscutibile sia il fatto che il nostro Stato sia fondato sulla democcrazia rappresentativa. Se poi tu sei per quella diretta, credo che quello sia il punto. Io non credo che i cittadini nella loro diversità sarebbero maggiormente giusti ed equilibrati nel legiferare. Poi quando tempo fa avevo letto la tua proposta Bruno, non ho potuto capire le linee generali di come secondo te andrebbe applicata la petizione. Visto che l'articolo della costituzione che tu citi è al quanto vago in materia. Lasciando stare i referendum e le proposte di legge d'iniziativa popolare che sono un altro tema.
    5 ore fa

    GpfGalileo Galilei Intedo che mi piacerebbe avere maggiori particolari. Che limiti proporresti, perchè una proposta può lasciare le cose come stanno o dare altra funzione (rispetto a quelle che ha oggi) a tale materia.
    5 ore fa

    RispondiElimina

  8. Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD
    Non capisco minimamente il senso di questa osservazione, Galileo. Secondo me significa mettere la testa sotto terra come fanno gli struzzi (e come hanno fatto per 63 anni i nostri rappresentanti eletti). L'articolo della Costituzione che io cito è vago perché spetta al legislatore applicarlo con Legge e quindi renderlo meno vago... a meno che non sia ancora chiaro il concetto che la Costituzione è un insieme di principi che vanno applicati con legge. L'art. 3 è vaghissimo perché per applicarlo occorrono leggi e regole (o sbaglio?). Sono tutti vaghi i principi costituzionali. Ora posso capire i politicanti :-) che hanno interesse a mantenere un potere assoluto sulle masse popolari... ma ritenere tutti idioti nel proporre leggi e quant'altro... su 60.000.000 di teste pensanti oltre che essere presuntuoso è anche pretestuoso e sentire certi ragionamenti da chi non fa parte della partitocrazia è assai preoccupante :-). Che poi tu affermi che l'Italia è basata esclusivamente sulla Democrazia Rappresentativa soltanto perché hanno voluto inculcare nelle teste della gente questo concetto sei libero di pensarlo... dalla Costituzione italiana e dagli articoli citati nelle info di questa pagina penso proprio che non sia così :-) Bruno
    46 minuti fa

    Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD
    Riguardo alla seconda domanda mi sembra ancor più strana. Ho detto che è prima necessario riconoscere che un principio costituzionale popolare manca della sua legge attuativa. Una volta riconosciuto questo occorre prima un disegno di legge.... che come tutti i disegni di legge vanno discussi ed eventualmente emendati nelle opportune commissioni parlamentari, prima di passare al voto delle due camere e diventare quindi Legge. Mi spieghi perché vuoi sapere ora ciò che ho già dichiarato di non voler specificare? Cominciamo a mettere la pulce nell'orecchio di quei parassiti che hanno il DOVERE di portare avanti un progetto avviato dai padri costituenti (di tempo ne è trascorso parecchio) e poi si vedrà. Vediamo se questo disegno di legge lo faranno loro (visto che sono delegati dal popolo per questo) oppure se deve presentarlo il popolo. In ogni modo è una cosa da FARE! Più chiaro e semplice di così si muore... credo. Bruno
    40 minuti fa

    Comitato Cittadino Democrazia Diretta - CCDD P.S. Tengo sempre per buono quanto hai dichiarato in precedenti commenti, Galileo nonché milite ignoto, ovvero che non sei pagato da nessun politicastro e non fai parte di nessun nucleo di parassiti :-) Bruno

    RispondiElimina
  9. a grandi linee
    io penso che una legge in tal senso dovrebbe far in modo di ridurre il peso e l'importanza dei partiti nazionali. ad esempio modificando il rimborso elettorale dal partito al candidato. l'idea sarebbe quella di piu' candidati indipendenti per ciascuna circoscrizione (ABOLIZIONE DELL'ESTERO, che non capisco come mai debbano mettere bocca, che votino li') che si "sfidano" sul campo e confrontano direttamente con gli elettori (si potrebbero anche aumentare le circoscrizioni e i parlamentari..). in contemporanea a livello nazionale si vota il primo ministro con il sistema a due turni -naturalmente i candidati avrebbero spazi egualitari su tv pubbliche e possibilità' di confronto tra loro. il primo ministro andrebbe parzialmente svincolato dal parlamento (togliere la possibilita' di chiedere la fiducia, mentre la sfiducia delle camere rimarrebbe, ma per gravi motivi). la legge elettorale deve porre dei limiti alla ricandidatura 2legislature e se non sei riuscito a fare quello che ti eri proposto la terza nisba. finito il mandato torni a fare quello che facevi prima e perdi i privilegi, non hai diritto a pensioni o altro.

    RispondiElimina
  10. Ogni idea andrebbe bene per ridurre il potere ai partiti che hanno rivelato cosa essere. Ma siamo sempre lì... fino a che saranno loro a dettare legge le regole se le faranno su misura come un sarto fa i vestiti a chi glieli commissiona.
    Ci sarebbe da chiedersi come mai non esiste ancora una legge che determini come DEVONO essere strutturati "per concorrere con metodo democratico a determinare la politica del paese (art. 49 Cost.). Non esiste nulla, in Italia, di più verticistico dei partiti politici. Perfino delle semplici associazioni sono più democratiche nel loro interno

    RispondiElimina

Domanda di adesione

Per iscriversi al CCDD: scaricare il modulo di adesione, stamparlo, compilarlo e inviarlo via e-mail nella modalità indicata nel modulo stesso.