Comma 1:
È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
Comitato di cittadini al di fuori di ogni rappresentanza eletta, partito, movimento politico e/o lista civica, per sensibilizzare i cittadini ignari e le amministrazioni inadempienti, riguardo alla Democrazia Diretta, forma complementare e indispensabile della Democrazia Rappresentativa, per ottenere la vera Democrazia (sovranità popolare) come stabilità dall'art. 1 della Costituzione italiana (legge fondamentale dello Stato)
La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)
La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
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Domanda di adesione
Per iscriversi al CCDD: scaricare il modulo di adesione, stamparlo, compilarlo e inviarlo via e-mail nella modalità indicata nel modulo stesso.
500.000 cittadini elettori (quindi non facenti parte della Casta) possono abrogare immediatamente una legge fatta dal Parlamento senza nessuna autorizzazione o veto del Parlamento stesso. La legge abrogata dal popolo viene cancellata, in parte o totalmente, per volontà del popolo (così è stato per il finanziamento pubblico ai partiti - che i furbi hanno reintrodotto dopo il tempo stabilito, ovvero 5 anni - così è stato per l'abrogazione del Ministero dell'Agricoltura, che i furboni hanno reintrodotto col nome di Ministero delle Politiche Agricole, etc.). Occorre insistere... anche se il Parlamento, non contento della Costituzione italiana e della sovranità popolare, continua a mettere i bastoni fra le ruote al popolo, prima con la legge 352/70 e dopo, fino ad oggi, con la scarsa e manipolata informazione.
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