Cari lettori, connazionali... di destra, di centro, di sinistra, astensionisti, anarchici, mentre gioite o vi consolate guardando le trasmissioni televisive o leggendo i giornali che trasmettono o scrivono ciò che vi piace sentire, a secondo delle varie simpatie ed antipatie politiche, comprese le promesse e le belle parole degli esponenti di partito che più vi sono simpatici o in cui credete ancora...
V'invito, compatibilmente al vostro interesse e/o voglia e tempo, a verificare dai siti internet dei vostri Comuni di residenza, i loro Statuti ed i loro Regolamenti, come è la situazione rispetto la seguente Legge 267/00 sull'ordinamento di enti locali, in particolare l'articolo 8:
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Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267
"Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 - Supplemento Ordinario n. 162
Articolo 8 - Partecipazione popolare
1. I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.
2. Nel procedimento relativo, all'adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalita' stabilite dallo statuto, nell'osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.
3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonche' procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresi', determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresi', previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.
4. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono riguardare materie di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.
5. Lo statuto, ispirandosi ai principi di cui alla legge 8 marzo 1994, n. 203, e al decreto legislativo 25 luglio 1999, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell'Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.
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Fonte:http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/00267dl.htm
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Sono trascorsi 10 anni dall'entrata in vigore di tale legge. Ad oggi gli unici ad attuare (in parte) tale legge sono 7 Comuni di una Regione esente dall'obbligo di attuarla (Trentino Alto Adige).
Paradossale vero?
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Questo è quanto si legge dal portale del mio Comune di residenza (l'ipocrisia e la falsità più totale):
http://www.comune.locatevaresino.co.it/?page_id=30
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Quando avrete letto date poi anche un'occhiata all'art. 70 del Dlgs 267/00 e rispondete dentro di voi alla seguente domanda:
Chi dovrebbe pretendere che l'amministrazione adempia tale Legge dello Stato... impugnando, se il caso, il citato art. 70?
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art.70: Azione popolare
1.La decadenza dalla carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale puo' essere promossa in prima istanza da qualsiasi cittadino elettore... del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile, con ricorso da notificare all'amministratore ovvero agli amministratori interessati, nonche' al sindaco o al presidente della provincia.
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Questa!... amici... è una rivoluzione... senza spargimento di sangue.
Bruno Aprile - Locate Varesino (CO) - 12 giugno 2010 - CCDD - Comitato Cittadino Democrazia Diretta
Forma il tuo gruppo locale nel tuo comune, per farti aiutare iscriviti al comitato cittadino democrazia diretta:
http://www.facebook.com/pages/Comitato-Cittadino-Democrazia-Diretta-CCDD/279152377228
Comitato di cittadini al di fuori di ogni rappresentanza eletta, partito, movimento politico e/o lista civica, per sensibilizzare i cittadini ignari e le amministrazioni inadempienti, riguardo alla Democrazia Diretta, forma complementare e indispensabile della Democrazia Rappresentativa, per ottenere la vera Democrazia (sovranità popolare) come stabilità dall'art. 1 della Costituzione italiana (legge fondamentale dello Stato)
La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)
La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
12 giu 2010
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