L'Italia non è certo un paese esemplare sul piano politico/rappresentativo, nondimeno non si riesce a comprendere l'atteggiamento dei suoi cittadini che, a quanto pare, sono proprio loro a RIGETTARE i diritti anche costituzionali che li renderebbero veramente sovrani.
Una Democrazia basata solo ed esclusivamente sulla delega in bianco (in 63 anni abbiamo visto cosa ha prodotto in Italia la sola Democrazia Rappresentativa ) non è Democrazia.
La Democrazia è quella forma di governo dove il popolo può esercitare la sovranità non solo ogni 5 anni mettendo una X su una scheda elettorale.
La nostra Costituzione da' strumenti al popolo che vanno oltre il voto periodico elettivo ma gran parte del popolo non lo sa, chi lo sa vede la questione con molta superficialità e con una scrollata di spalle prosegue la propria strada da suddito e altri fanno finta di non sapere anche quando sanno o potrebbero sapere (basta leggere la Costituzione italiana).
E' ovvio che è molto più comodo godersi la vita e dedicare il proprio tempo a renderla più piacevole possibile e delegare qualcun altro per le cose importanti, lamentandosi poi se il delegato sbaglia o approfitta della delega ricevuta per pensare solo ed esclusivamente al proprio orticello.
Ma se diventa sempre più difficile godersi la vita a causa di ristrette minoranze occorre forse iniziare ad occuparsi di ciò che si è sempre preferito delegare.
La Democrazia, come recità l'art. 1 della nostra Costituzione, è quella forma di governo dove "la sovranità appartiene al popolo" che può sì eleggere dei rappresentanti ogni 5 anni a cui delegare la gestione e l'amministrazione della cosa pubblica (res-publica) ma può anche chiedere provvedimenti legislativi ed esporre comuni necessità attraverso le Petizioni (art. 50 Cost.) - che i rappresentanti ignorano da solo 63 anni (1948-2011), può proporre disegni di legge (art. 71 Cost.), - che i rappresentanti eletti non discutono mai dando la precedenza arbitrariamente ai loro disegni di legge; può abrogare le leggi fatte dai rappresentanti (art. 75 Cost.), - che i rappresentanti spesso reintroducono dopo qualche anno senza nemmeno sentire il parere del popolo che le aveva abrogate; può confermare leggi che integrano o modificano la Costituzione (art. 138 Cost.), - che i rappresentanti spesso aggirano ricorrendo ai 2/3 dei voti delle Camere; può chiedere che vengano inseriti referendum di tipo consultivo, propositivo, revocativo e deliberativo negli Statuti e nei Regolamenti comunali (art. 8 comma 3 Dlgs 267/00) - oltre quelli già previsti a livello nazionale (abrogativo e confermativo).
Se il popolo non potesse fare altro che delegare eleggendo dei rappresentanti non avrebbero introdotto nella Legge FONDAMENTALE della repubblica italiana (art. XVIII disp. trans. e finali Cost.) quanto espresso agli artt. 50, 71, 75 e 138 della Costituzione.
Tutto questo dovrebbe domandarselo ogni singolo cittadino che lamenta la situazione socio/economica e politica della nazione e dovrebbe assieme ad altri cittadini, che nutrono gli stessi sentimenti, PRETENDERE il rispetto di tali principi non applicati e non rispettati dai rappresentanti eletti.
Fino a che il legittimo proprietario non pretenderà il riconoscimento dei propri beni, gli sciacalli faranno sempre man bassa.
La sola Democrazia Rappresentativa è la più grande e colossale truffa che camuffa un'Oligarchia in una specie di Democrazia e nulla più e la Costituzione italiana non prevede SOLTANTO quella... spiega addirittura anche come poter rendere effettivamente sovrani i cittadini.
In ordine temporale i passi sono determinati da quanto segue:art. IX disp. transitorie e finali:"La Repubblica, entro tre anni dall'entrata in vigore della Costituzione, adegua le sue leggi alle esigenze delle autonomie locali e alla competenza legislativa attribuita alle Regioni."art. 5 (fra i PRINCIPI FONDAMENTALI):"La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alleesigenze dell'autonomia e del decentramento."A livello legislativo siamo a questo punto:art. 8 comma 3 Dlgs 267/00:"Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonche' procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresi', determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresi', previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini."
Non capisco cosa vuole e cosa aspetta la gente!
Gli eletti fanno bene a sfruttarci e chissà come rideranno!
Gli stiamo dando tutti gli alibi possibili ed immaginabili perché continuino a regnare indisturbati.
21 gennaio 2011
Bruno Aprile - Locate Varesino (CO) - tel. 3472954867 - CCDD Comitato Cittadino Democrazia Diretta
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