Cos'è la Logica?
Secondo un dizionario la Logica è: "parte della filosofia che studia le norme del ragionamento" .
Per ragionare occorre sapere, e per sapere occorre documentarsi, e per documentarsi occorrono punti di riferimento o parametri.
Per stabilire la lunghezza di qualcosa si usa un parametro di riferimento che è il "metro" (unità di misura della lunghezza).
Per stabilire la quantità di un liquido all'interno di un contenitore si usa un altro paramentro di riferimento, che è il "litro" (unità di misura della capacità).
Per stabilire il peso di qualcosa si usa un altro parametro di riferimento che è il "grammo" (unità di misura del peso).
Per stabilire delle regole o leggi che debbano regolare i rapporti civili, economici, sociali, etc. di una società di persone occorre un altro parametro di riferimento che consiste in PRINCIPI su cui stabilire tali regole e leggi, che normalmente è una Costituzione.
La Costituzione italiana è quindi un insieme di principi che servono a chi è preposto a stabilire regole e leggi. Il senso che si legge all'art. XVIII delle disposizioni transitorie e finali: "legge fondamentale" è che la Costituzione è un modello attraverso il quale si devono stabilire regole e leggi. Le leggi infatti devono essere in armonia con essa (art. 134 Cost.).
Come ogni legge, regola, etc. la Costituzione non è altro che un'insieme di parole che connesse fra loro danno luogo a frasi di senso compiuto che nel loro insieme esprimono concetti o principi.
Se teniamo presente quanto affermato dallo stesso legislatore all'art. 12 delle Preleggi (Disposizioni sulla legge in generale... o anche "disposizioni preliminari al codice civile"), ovvero:
Art. 12 - Interpretazione della legge
"Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore.Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato."
Ci rendiamo ragionevolmente tutti conto che non si può, in qualche modo, rendere "nero" ciò che in realtà è "bianco".
Ogni cervello è in grado di comprendere il significato di una frase (insieme di parole interconnesse fra loro) a meno che questa non sia stata scritta con parole che richiedono particolare cultura o grado di istruzione (esistono comunque vocabolari ed enciclopedie).
Tornando alla Costituzione italiana, essendo anch'essa un archivio di principi, di frasi e di parole interconnesse fra loro, spesso molto facili e digeribili da chiunque, è inutile cercare di nascondere il chiaro significato di alcuni principi facendo riferimento alla necessità del parere di "esperti" di diritto, di giurisprudenza, di costituzione, di politica, di economia, etc., perché molto spesso tali esperti usano la loro cultura ed il loro grado di istruzione per cambiare le carte in tavola; per rimanere in tema, danno interpretazioni diverse da quelle dettate dalla semplicità e dalla logica, cambiando il significato di una parola, di una frase e quindi di un principio con complicati e strani ragionamenti.
Nell'antichità coloro che si ritenevano possessori della verità divina e che insegnavano le Sacre Scritture (scribi e farisei e più avanti i sacerdoti cattolici) non permettevano alla popolazione di possederne copie (c'era il ROGO per coloro che trasgredivano a tale divieto) ma siccome questo ha generato rivolte e disamore nei confronti della religione cristiana in molti individui, hanno dovuto rimediare in qualche modo.
Le Sacre Scritture non erano più libri con le sole scritture ma con in calce le "spiegazioni" date dagli eruditi e dagli esegeti che facevano però parte del sistema sacerdotale. In sostanza alcuni individui con elevata istruzione e cultura e degni di tutto rispetto per questo, hanno pensato di non proibire più il possesso delle Sacre Scritture ma ne hanno annacquato i dettami cambiandone il significato e l'insegnamento con giri di parole introdotti nei commenti in calce... tanto è vero che sono successivamente nate diverse traduzioni e versioni delle Sacre Scritture come anche diverse dottrine e chiese del cristianesimo, a cominciare dal Protestantesimo.
Con questo non voglio sminuire o declassare intellettuali, giuristi, costituzionalisti, studiosi o chi si è fatto il mazzo per raggiungere un elevata cultura ed istruzione, ma per ribadire che spesso i titoli e le buone qualità di alcune persone sono stati usati dal potere per mantenere o rafforzare un potere iniquo e penalizzante per le popolazioni in tutto il mondo, e per ribadire che non sempre è necessario un esperto per comprendere ciò che è chiarissimo.
Per fare un esempio cito i Consulenti Tecnici:
Il CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) è scelto e nominato dal Tribunale. Il CTP (Consulente Tecnico di Parte) è invece scelto dal cittadino che deve rispondere davanti ad un Tribunale delle proprie ragioni o azioni. Sono entrambi studiosi, laureati, colti ed istruiti ma molto spesso accade che quanto sostenuto dal CTU non combacia con quanto sostenuto dal CTP (conflitto di interessi?) Non importano le ragioni di tali divergenze... ci bastino per riflettere sul fatto che spesso chi sta da una parte della barricata per mantenere uno "Status Quo" che genera malcontento, spesso cerca di fare gli interessi di chi lo tiene da quella parte della barricata.
In sostanza e in conclusione LEGGETE la Costituzione italiana e capirete voi stessi, col vostro cervello, che il male della nostra Democrazia non dipende dalle lacune della Costituzione italiana ma dal modo spesso arbitrario e contrastante con i principi in essa esposti attraverso il quale i rappresentanti eletti, delegati dal popolo, hanno applicato tali principi con le leggi introdotte nel corso del tempo.
La Costituzione italiana si può migliorare ma non diventerà certo migliore se a metterci mano saranno sempre i POCHI eletti!!
Alcune note riguardanti l'art. 12 delle preleggi (v. sopra)
"Nell'applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse,
Se le parole interconnesse fra loro danno luogo ad una frase di senso compiuto chiara non ci vogliono interpretazioni fantasiose o complicate.
e dalla intenzione del legislatore.
che si manifesta appunto con quanto espresso nel testo attraverso le parole interconnesse fra loro
Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato."
Ciò che non è regolamentato da legge o in caso di dubbi dovuti ad alcuni punti contraddittori o non chiari di una legge deve essere giudicato in base ai principi generali dell'ordinamento giuridico dello Stato, che deve attenersi alla legge fondamentale che è la Costituzione italiana.
Più chiaro di così si muore
Un esempio:
Art. XVIII disp. trans. e finali Cost. - comma 4
"La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato."
E' una frase che richiede il parere di acculturati ed esperti?
E' una frase che deve essere interpretata?
La Costituzione deve essere rispettata da TUTTI, cittadini compresi.
Se i facenti parte degli Organi dello Stato non la rispettano nel legiferare, nel regolamentare e nel giudicare devono essere i cittadini "sovrani" a pretendere che sia applicata e rispettata.
Se qualche esperto vuole dire qualcosa sono tutt'orecchi, ci sono il mio numero di telefono e gli indirizzi del Blog e del Sito internet.
25 gennaio 2011
Bruno Aprile - tel. 3472954867 - Locate Varesino (CO) - Comitato Cittadino Democrazia Diretta
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