Il progetto del CCDD consiste principalmente nel creare delle rappresentanze locali, sotto un'unica direttiva, (stesso nome e stesso Comitato), di cittadini elettori (elettorato attivo), parallele alle rappresentanze di cittadini eletti (elettorato passivo) con lo scopo di controllare ed eventualmente correggere l'operato dei cittadini eletti all'interno delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali che si scontra con la sovranità popolare e con la Costituzione italiana, utilizzando gli strumenti di Democrazia Diretta ATTUALMENTE ESISTENTI (se poco usati o snobbati dagli eletti non significa che non esistono).
Premesso che non tutti i cittadini sono informati di ciò che avviene all'interno delle amministrazioni comunali (sono pochissimi quelli che si interessano di politica cittadina), siamo convinti che occorra una rappresentanza di cittadini (Comitato) che stia al di fuori della melma politica, e da tutto ciò che la inquina, che informi la cittadinanza di ciò che avviene all'interno (quindi una rappresentanza parallela di cittadini elettori a quella di cittadini eletti).
Coloro che si candidano e vengono eletti membri dei vari Consigli Comunali (CC), dall'interno quindi, possono/devono proporre in CC la DD e l'applicazione degli strumenti di DD senza troppi ostacoli ai cittadini, informando e coinvolgendo la cittadinanza sugli sviiluppi di tali proposte (questo lo si comprenderà dalle bozze dei regolamenti e degli Statuti che proporranno in CC).
Questa a nostro avviso deve essere la collaborazione auspicabile fra chi è dentro e chi sta fuori e siamo fermamente convinti ed irremovibili sulla necessità di entrambe queste rappresentanze.
Ovviamente, per quello che ci riguarda, il tutto a cose compiute, ovvero la collaborazione fra chi sta fuori e chi sta dentro... DOPO... avere avuto prova da parte di chi è dentro che intende valorizzare ed introdurre senza trabocchetti la DD nell'amministrazione comunale di cui è rappresentante eletto.
Purtroppo la storia insegna, ai più attenti, che troppa gente ha cercato in vari modi la poltrona per interesse personale e, sempre a nostro avviso, non è più il caso di dare fiducia a nessuno senza avere una minima garanzia che chi si candida e sarà eletto, manterrà fede alle promesse fatte in campagnia elettorale.
Il CCDD se ne starà fuori... e collaborerà molto volentieri con chi è dentro dopo che questi avranno dato prova che intendono fare quanto sopra...
e questo lo si capirà molto facilmente da come redigeranno/proporranno gli Statuti ed i Regolamenti comunali e da come spingeranno in CC tali proposte, nonché da come e quanto informeranno la cittadinanza locale coinvolgendola quindi alla partecipazione.
Bruno Aprile - 31 gennaio 2010
Comitato di cittadini al di fuori di ogni rappresentanza eletta, partito, movimento politico e/o lista civica, per sensibilizzare i cittadini ignari e le amministrazioni inadempienti, riguardo alla Democrazia Diretta, forma complementare e indispensabile della Democrazia Rappresentativa, per ottenere la vera Democrazia (sovranità popolare) come stabilità dall'art. 1 della Costituzione italiana (legge fondamentale dello Stato)
La Costituzione è Legge fondamentale dello Stato italiano (art. XVIII disp. trans. e finali)
La Democrazia è Sovranità che appartiene al Popolo (art. 1 Cost.)... che la esercita nelle forme stabilite dalla stessa.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
Tali forme comprendono la Democrazia Rappresentativa (art. 55 Cost.) esercitata dai cittadini eletti; e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 102 e 138) esercitata dai cittadini NON eletti.
Senza entrambe queste due forme non ci sarà mai nessuna Democrazia ma soltanto una Oligarchia.
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