- Togliamo bambini, minorenni, etc., basandoci quindi solo sugli aventi diritto al voto, è assurdo pensare che soltanto 945 su 52.000.000 cervelli pensanti, dove ognuno ha conoscenze e competenze sulle più svariate tematiche, possano saper fare le scelte migliori e più competenti per stabilire leggi e regolamenti. Se poi pensiamo che per essere parlamentare non è richiesto nessun esame specifico quando invece occorrerebbero delle credenziali ben più complesse e complete di un esame di laurea, possiamo ragionevolmente pensare che i parlamentari non possono essere onniscienti.
- E' ormai un fatto assodato da tempo, ed in ogni parte del mondo, che la criminalità organizzata per perseguire i propri interessi fa' pressioni di vario genere (minaccia, corrompe, ricatta) su uomini di potere all'interno dei sistemi rappresentativi e delle istituzioni;
- La nostra Costituzione prevede che anche i cittadini elettori possono chiedere ed esporre (art. 50 Cost.), proporre leggi (art. 71 Cost.), abrogare leggi (art. 75 Cost.), confermare leggi costituzionali o di revisione costituzionale (art. 138 Cost.) e a livello locale possono anche esprimersi con referendum di tipo consultivo, abrogativo, propositivo, deliberativo, revocativo, se richiesti alle amministrazioni locali e queste li abbiano introdotti, senza trappole, negli Statuti e nei Regolamenti comunali (art. 8 comma 3 Dlgs 267/00).
- La situazione politica/economica/sociale dopo 63 anni di sola Democrazia Rappresentativa peggiora sempre più ed il numero di cittadini che disertano le urne ad ogni elezione (amministrativa e politica) è in continuo aumento.
- La parola Democrazia significa "potere del popolo" e non di pochi eletti da questo, che col trascorrere del tempo hanno fatto in modo che il popolo non possa nemmeno più eleggere i suoi rappresentanti (la legge 270/05 consente la sola scelta delle coalizioni di partiti e non dei deputati - art. 56 Cost. e dei senatori - art. 58 Cost.). La Democrazia Rappresentativa non si differisce agli effetti pratici dall'Oligarchia perché in entrambi i casi sono POCHI a decidere e a determinare le sorti di molti.
- In una Democrazia la sovranità appartiene al popolo il che prevede che possa esercitarla sia attraverso rappresentanti eletti e sia direttamente (ritorniamo agli artt. 50, 71, 75 e 138 Cost.), ovvero che il popolo lascia le decisioni ai rappresentanti che elegge fino a che non decide di intervenire direttamente attraverso Petizioni, Proposte di legge di iniziativa popolare e Referendum, in perfetta armonia col comma 2 dell'art. 1 della Costituzione che cita il termine FORME (plurale) e non forma (singolare) con cui esercitare la sua sovranità. Le forme sono infatti due: indiretta (attraverso rappresentanti eletti) e diretta (dove i rappresentanti eletti diventano esecutori della volontà espressa dai cittadini elettori).
QUINDI:
E' necessario e logico integrare la Democrazia Rappresentativa con la Democrazia Diretta. I rappresentanti eletti la ostacolano da sempre e a tutti i livelli (nazionale e locale) e sta quindi ai cittadini pretenderne il giusto riconoscimento e la corretta applicazione.
25 febbraio 2011
Bruno Aprile - Locate Varesino (CO) - tel. 3472954867 - CCDD Coitato Cittadino Democrazia Diretta
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